Sarebbe una soluzione equa e giusta. Ossia il diritto di Israele a vivere in sicurezza e ai palestinesi ad avere uno stato degno di questo nome.
La Cina è disposta a rafforzare il coordinamento e la cooperazione con l’Autorità Palestinese «per promuovere una soluzione tempestiva, globale, giusta e duratura della questione palestinese». Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, nel colloquio di oggi a Pechino con il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmud Abbas.
Durante l’incontro, i due leader hanno annunciato anche l’istituzione del partenariato strategico tra Cina e Autorità Palestinese «che rappresenterà una pietra miliare» nelle relazioni bilaterali, ha detto Xi, citato dall’emittente televisiva statale China Central Television.
Cina e Palestina sono «buoni amici e buoni partner», ha detto il presidente cinese, e la Cina «è disposta a cogliere questa opportunità per promuovere in modo completo una cooperazione amichevole con la Palestina in vari campi».
Xi ha poi avanzato tre proposte per risolvere la questione palestinese: la prima riguarda la creazione di uno Stato palestinese indipendente «basato sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale»; la seconda riguarda l’aiuto umanitario e le garanzie all’economia e al soddisfacimento dei bisogni della popolazione, e la terza, infine, l’adesione alla «corretta direzione dei colloqui di pace».
Xi ha sottolineato l’importanza del «rispetto dello status quo formatosi nella storia dei luoghi sacri di Gerusalemme», l’abbandono di «parole e azioni radicali e provocatorie» e «sforzi concreti per la coesistenza pacifica» di Palestina e Gerusalemme.
La Cina, ha concluso Xi, «è disposta a svolgere un ruolo positivo nell’aiutare la Palestina a raggiungere la riconciliazione interna e promuovere i colloqui di pace».
Argomenti: Palestina