Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere al lavoro per fornire assistenza ai terremotati in Siria, ma di non voler collaborare con il governo di Damasco. Whashinton è pronto ad inviare ulteriore assistenza anche alla Turchia, dopo aver inviato due squadre di soccorso all’alleato della NATO, anch’esso pesantemente colpito dal terremoto di domenica. «In Siria abbiamo partner umanitari finanziati dagli Stati Uniti che stanno coordinando l’assistenza salvavita», ha dichiarato ai giornalisti il Segretario di Stato Antony Blinken, incontrando il suo omologo austriaco. «Siamo impegnati a fornire assistenza per aiutare la popolazione siriana a riprendersi da questa catastrofe, così come siamo stati il loro principale donatore umanitario dall’inizio della guerra in Siria», ha detto Blinken. «Voglio sottolineare che questi fondi, ovviamente, vanno al popolo siriano, non al regime. Questo non cambierà».
Gli Stati Uniti hanno rifiutato la normalizzazione delle relazioni con il presidente siriano Bashar al-Assad o qualsiasi aiuto diretto per la ricostruzione, chiedendo di rendere conto degli abusi commessi durante la brutale guerra civile durata quasi 12 anni. Assad ha riconquistato la maggior parte del Paese e nell’ultimo anno ha ripristinato le relazioni con altre nazioni arabe e con la Turchia. Stephen Allen, che dirige la risposta sul campo per l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, ha dichiarato che la maggior parte dei danni si è verificata in aree non sotto il controllo di Assad e che l’USAID ha partner locali in quelle zone. L’USAID sta riorientando l’assistenza già in atto per aiutare i siriani colpiti dalla guerra, concentrandosi invece sui soccorsi e su altre necessità immediate, tra cui la fornitura di alloggi e cibo, ha dichiarato Allen.
«In questo momento, nel nord-ovest della Siria è in corso l’intera gamma di interventi umanitari», ha dichiarato Allen ai giornalisti. Non ha voluto fare i nomi dei gruppi non governativi che collaborano con gli Stati Uniti, per motivi di sicurezza operativa. Gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio di due squadre di soccorso in Turchia. Allen ha detto che le squadre arriveranno questa mattina e si dirigeranno verso la città di Adiyaman, dove gli sforzi di ricerca sono stati finora limitati. Le squadre, che arriveranno su due aerei da trasporto C-130, porteranno 158 persone, 12 cani e 77.100 chilogrammi di attrezzature specializzate. «In questo momento in Turchia ci stiamo concentrando sull’invio di queste squadre e sul salvataggio di vite umane, per dirla senza mezzi termini», ha detto Allen da Ankara. «Se hanno bisogno di ulteriore assistenza per quanto riguarda le popolazioni che potrebbero essere prive di un alloggio o che necessitano di assistenza immediata, siamo certamente pronti a fornirla».