Il ministero degli Esteri cinese punta il dito contro gli Stati Uniti per l’invasione russa dell’Ucraina, sostenendo che Washington ha creato le condizioni che hanno portato alla guerra e condannando le forniture di armi a Kiev, responsabili di aver alimentato il conflitto.
“Gli Stati Uniti sono quelli che hanno innescato la crisi ucraina e il principale fattore che l’ha alimentata: hanno continuato a vendere armi pesanti e armi d’assalto all’Ucraina, cosa che ha solo prolungato e intensificato il conflitto”, ha dichiarato ai giornalisti Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese. Le sue dichiarazioni sono giunte in risposta a una domanda sulle accuse americane secondo cui le società cinesi avrebbero offerto sostegno alla parte russa.
Affermazioni – ha denunciato – che sono solo “sospetti ingiustificati” e “un ricatto infondato”. La Cina – ha chiarito – “non starà seduta a guardare gli Stati Uniti danneggiare i diritti e gli interessi legittimi delle società cinesi”. La portavoce del ministero degli Esteri cinese ha anche lanciato un avvertimento agli Stati Uniti sul loro sostegno a Taiwan, avvisandoli che non dovrebbero oltrepassare alcuna “linea rossa”.
La Cina è «un partner cooperativo di tutti i Paesi del mondo e non minaccia gli interessi di alcun Paese», chiedendo alla Nato di mettere da parte la «mentalità da Guerra Fredda». È la risposta della portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning a quanto affermato dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che, durante la sua visita in Corea del Sud, ha detto di ritenere necessario comunicare con Pechino e di cooperare su questioni come il controllo degli armamenti e il cambiamento climatico, ma anche di dover chiarire «le sfide che la Cina pone ai valori, agli interessi e alla sicurezza della Nato». La Nato «afferma che la sua posizione di alleanza difensiva regionale non è cambiata e, d’altra parte, continua a sfondare aree e campi di difesa tradizionali, rafforzando ed espandendo costantemente i legami di sicurezza militare», ha aggiunto Mao nel briefing quotidiano, sollecitando i Paesi regionali a «una maggiore vigilanza».
L’auspicio, ha continuato la portavoce, è che «la Nato possa abbandonare la mentalità da Guerra Fredda e il concetto di confronto tra campi, facendo cose più vantaggiose per la sicurezza e la stabilità dell’Europa e del mondo. Auspichiamo che i Paesi della regione possano seguire la retta via della cooperazione nell’Asia-Pacifico e svolgere un ruolo costruttivo nel mantenere e promuovere la pace, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità nel mondo».
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