Putin, Trump e Bolsonaro: il pantheon di Salvini socio reazionario di Giorgia Meloni
Top

Putin, Trump e Bolsonaro: il pantheon di Salvini socio reazionario di Giorgia Meloni

Sovranisti amici di sovranisti: nulla di nuovo. A venir meno sono le speranze dei moderati. Ecco chi ci governa.

Putin, Trump e Bolsonaro: il pantheon di Salvini socio reazionario di Giorgia Meloni
Preroll

globalist Modifica articolo

9 Gennaio 2023 - 22.34


ATF

Putin un grande uomo di stato e di governo”, “Trump una salvezza per gli americani” e infine “Bolsonaro un grande presidente brasiliano”. Cervia, 2019: questi sono i tre capi di stato che Matteo Salvini mette nel pantheon durante il suo intervento. 

“La destra vince anche in Brasile, la sinistra sconfitta in tutto il pianeta e dalla storia. Finalmente i popoli si stanno riprendendo la loro libertà e la loro sovranità”. Giorgia Meloni, a commento della vittoria elettorale di Bolsonaro.

“Con Bolsonaro in Brasile si apre finalmente una falla nella rete dell’internazionale radical chic che per decenni ha protetto il terrorista rosso Cesare Battisti. Speriamo che la sua estradizione sia confermata presto, qui le patrie galere lo aspettano a braccia aperte”. Giorgia Meloni, 29 ottobre 2018.

Da Repubblica: “Il giorno delle elezioni brasiliane gruppi di sostenitori di Jair Bolsonaro si sono riuniti di fronte all’entrata della sua abitazione, nel quartiere di “Barra da Tijuca”, a Rio de Janeiro. Tra slogan e sventolii di bandiere – durante le manifestazioni di sostegno i fan dell’attuale presidente vestono maglie della nazionale di calcio o indossano capi verdi o gialli – molti hanno parlato della vittoria del partito di Giorgia Meloni in Italia dicendosi felici dell’affermazione della leader di Fratelli d’Italia.” 

Francesco Stati, Il Foglio 1 Novembre 2021: “Non è stato un bel G20 per Jair Bolsonaro. Fuori da ogni incontro bilaterale e marginalizzato negli incontri e nelle foto di protocollo, il presidente brasiliano si è trovato politicamente isolato. A mitigare la sua solitudine istituzionale, però, ci pensa l’amico Matteo Salvini. I due si incontreranno il 2 novembre, a Pistoia, per celebrare i brasiliani caduti in Italia durante la Seconda guerra mondiale, presso il monumento votivo militare brasiliano. Per loro, l’occasione di un incontro per confrontarsi sulle rispettive linee politiche e rinsaldare un rapporto storico (Salvini in passato ha anche incontrato il figlio di Bolsonaro, Eduardo).

Fin qui nulla di strano. Non fosse che l’incontro crea forti imbarazzi nel centrodestra, in particolare negli alleati di Forza ItaliaBolsonaro è noto per le sue posizioni di estrema destra contro l’ambientalismo e ultra no vax. Non solo: il presidente brasiliano è stato messo in stato di accusa dalla commissione parlamentare Covid del suo paese per genocidio e crimini contro l’umanità e le popolazioni indigene (oltre ad altri capi di imputazione molto gravi) a causa della sua gestione della pandemia. Nel paese carioca, infatti, sono stati oltre 608 mila i decessi, a fronte di quasi 22 milioni di casi. Durate le sue passeggiate nel centro di Roma, Bolsonaro è stato duramente contestato, così come nelle altre sue recenti tappe italiane. E come riporta la Stampa, per Forza Italia il confine da non superare resta chiaro: “La nostra politica estera è quella di Draghi e non quella di Bolsonaro”, dice un alto dirigente del partito al quotidiano torinese.  Salvini, però, non sembra preoccuparsene. In una nota, il segretario leghista ha commentato così l’incontro: “Sono felice e orgoglioso di rendere omaggio ai caduti brasiliani durante la Seconda guerra mondiale, martedì, accanto al presidente Bolsonaro: diedero un contributo importante alla liberazione dall’occupazione nazifascista. Per me sarà l’occasione per ribadire la profonda amicizia che lega Italia e Brasile. A Bolsonaro, che ieri è stato ricevuto al Quirinale, rinnoverò il ringraziamento anche per l’impegno e la serietà che ci consentirono di riportare in Italia il terrorista comunista Cesare Battisti nel 2019”. Sovranisti amici di sovranisti: nulla di nuovo. A venir meno, però, sono le speranze dei moderati”.

Ecco chi ci governa. Meditate gente, meditate.

Native

Articoli correlati