Taiwan, 68 caccia cinesi e 13 navi da guerra oltre la linea mediana dello stretto
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Taiwan, 68 caccia cinesi e 13 navi da guerra oltre la linea mediana dello stretto

Giovedì Pechino ha lanciato 11 missili balistici Dongfeng nelle acque intorno a Taiwan e un totale di 22 caccia cinesi hanno superato la linea mediana informale che divide lo Stretto.

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5 Agosto 2022 - 14.09


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Il ministero delle Difesa di Taipei ha reso noto che, nel conteggio fino alle 17 locali (le ore 11 in Italia) 68 caccia e 13 navi da guerra cinesi hanno attraversato la linea media informale che divide lo Stretto di Taiwan.

Il lancio di missili da parte della Cina vicino alle rotte internazionali di volo e marittime intorno all’isola di Taiwan sono “irresponsabili”, parola della presidente dell’Isola. Nell’ambito delle manovre militari in risposta alla visita della speaker Usa, Nancy Pelosi, a Taipei. Tsai ha invitato Pechino ad agire con maggiore autocontrollo. Taiwan non alimenterà le tensioni, ma difenderà la sovranità: “Ci sforziamo di mantenere lo status quo attraverso lo Stretto con una mente sempre aperta per dialoghi costruttivi”, ha aggiunto Tsai.

Giovedì Pechino ha lanciato 11 missili balistici Dongfeng nelle acque intorno a Taiwan e un totale di 22 caccia cinesi hanno superato la linea mediana informale che divide lo Stretto. Dopo la presa di posizione del G7, il ministero degli Esteri cinese ha convocato gli ambasciatori dei Paesi del gruppo, inclusa l’Italia, e dell’Ue per “esprimere il più completo disappunto” sul comunicato in cui si criticavano le manovre militari.

Il ministero della Difesa di Taipei ha fatto sapere intanto che, nel secondo giorno di esercitazioni, gli aerei e le navi da guerra cinesi hanno attraversato la “linea mediana” dello Stretto di Taiwan. A partire dalle 11 locali (5 in Italia), “più aerei da guerra e navi da guerra cinesi hanno condotto esercitazioni intorno allo Stretto di Taiwan e hanno attraversato la linea mediana dello Stretto”, ha affermato il ministero, definendo l’atteggiamento di Pechino “altamente provocatorie”.

Le manovre militari cinesi fanno intanto la “prima vittima”. La compagnia aerea Singapore Airlines ha infatti annullato i voli per e da Taiwan a causa della “crescente restrizione dello spazio aereo”. “La sicurezza del nostro staff e passeggeri sono la nostra priorità”, ha dichiarato il portavoce della compagnia aerea.

Intanto Nancy Pelosi, a Tokyo per l’ultima tappa del suo tour in Asia, fa sapere che gli Usa “non permetteranno” alla Cina di isolare Taiwan. “Potrebbero cercare di impedire ai cittadini di Taiwan di visitare alcuni luoghi e ci impediranno di viaggiare lì. Ma noi non gli permetteremo di isolare Taiwan”, ha detto infatti la speaker della Camera Usa.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito “clamorosamente provocatoria” la reazione della Cina alla visita di Pelosi a Taiwan. Secondo l’esponente dell’amministrazione Biden, Pechino ha cercato di intimidire non solo Taipei, ma anche i vicini, dopo aver lanciato le manovre militari più grandi di sempre nello Stretto di Formosa, puntando al cambio dello status quo. Secondo quanto riporta Bloomberg Blinken, al vertice a cui hanno partecipato anche i ministri degli Esteri cinese e russo Wang Yi e Sergei Lavrov, ha rimarcato che la visita di Pelosi era pacifica.

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