Gas russo, l'Agenzia Internazionale dell'Energia all'Europa: "Prepararsi all'interruzione totale delle forniture"
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Gas russo, l'Agenzia Internazionale dell'Energia all'Europa: "Prepararsi all'interruzione totale delle forniture"

"Più ci avviciniamo all'inverno, più capiamo le intenzioni della Russia, credo che i tagli siano mirati a evitare che l'Europa riempia gli stoccaggi e ad aumentare la leva della Russia nei mesi invernali".

Gas russo, l'Agenzia Internazionale dell'Energia all'Europa: "Prepararsi all'interruzione totale delle forniture"
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22 Giugno 2022 - 09.23


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L’Agenzia internazionale dell’Energia ha invitato l’Europa a prepararsi “immediatamente” alla completa interruzione delle esportazioni di gas russo il prossimo inverno, spingendo così i governi a prendere misure per limitare la domanda e mantenere aperte le vecchie centrali nucleari. 

Il capo dello Iea, Fatih Birol, in un’intervista al Financial Times ha sottolineato come la decisione della Russia di ridurre le forniture di gas ai Paesi europei nell’ultima settimana potrebbe essere un segnale precursore di ulteriori tagli, in quanto Mosca cerca di guadagnare “influenza” durante la sua guerra con l’Ucraina. “L’Europa dovrebbe essere pronta nel caso in cui il gas russo venga completamente tagliato”, ha dichiarato Birol.

“Più ci avviciniamo all’inverno, più capiamo le intenzioni della Russia”, ha detto. “Credo che i tagli siano mirati a evitare che l’Europa riempia gli stoccaggi e ad aumentare la leva della Russia nei mesi invernali”. La Iea, finanziata principalmente dai membri dell’Ocse, è stata l’anno scorso uno dei primi organismi ufficiali ad accusare pubblicamente la Russia di aver manipolato le forniture di gas all’Europa nel periodo precedente l’invasione dell’Ucraina. Secondo Birol, le misure di emergenza adottate questa settimana dai Paesi europei per ridurre la domanda di gas, come l’accensione di vecchie centrali elettriche a carbone, sono giustificate dalla portata della crisi, nonostante le preoccupazioni per l’aumento delle emissioni di carbonio. Birol ha spiegato che a suo giudizio, l’aumento della produzione a carbone è “temporaneo” e aiuterà a preservare le forniture di gas per il riscaldamento in inverno.

Qualsiasi emissione aggiuntiva di CO2 dovuta alla combustione di carbone altamente inquinante “sarà compensata da un’accelerazione dei piani europei per ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e per aumentare la capacità di generazione da fonti rinnovabili”. Ma ha avvertito che le misure adottate finora dai governi europei probabilmente non sarebbero sufficienti se le esportazioni russe fossero completamente interrotte, e ha detto che i Paesi dovrebbero fare tutto il possibile per preservare le forniture ora, per garantire che gli stoccaggi possano essere riempiti prima dei mesi invernali.

“Credo che, con l’avvicinarsi dell’inverno, i governi europei adotteranno misure sempre più severe in materia di domanda”, ha dichiarato Birol, aggiungendo che il razionamento delle forniture di gas rimane una possibilità concreta se la Russia dovesse tagliare ulteriormente le esportazioni. Svezia e Danimarca hanno seguito la Germania, l’Austria e i Paesi Bassi annunciando la prima fase dei piani di emergenza per preservare le forniture di gas, ma nessuno di questi piani nazionali include ancora il razionamento.

Per il capo dello Iea, i Paesi dovrebbero cercare di rinviare la chiusura di qualsiasi impianto nucleare per contribuire a limitare la quantità di gas bruciato nella produzione di elettricità. Birol non ha indicato alcun Paese, ma ha detto che tutti “dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di rimandare la chiusura delle centrali finché ci sono le condizioni di sicurezza”.

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