Ucraina, la denuncia di Amnesty International: "Bombe a grappolo contro i civili a Kharkiv"
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Ucraina, la denuncia di Amnesty International: "Bombe a grappolo contro i civili a Kharkiv"

Nell'inchiesta Amnesty mette in fila numerose prove dell'uso ripetuto da parte russe di bombe a grappolo 9N210/9N235 e di mine a frammentazione, le une e le altre vietate da trattati internazionali a causa dei loro effetti indiscriminati.

Ucraina, la denuncia di Amnesty International: "Bombe a grappolo contro i civili a Kharkiv"
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13 Giugno 2022 - 15.18


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Amnesty International ha denunciato l’uso di bombe a grappolo sulla popolazione civile di Kharkiv. Nel suo ultimo studio “Chiunque può morire in ogni momento. Attacchi indiscriminati delle forze russe su Kharkiv”, ha rivelato un uso massiccio e indiscriminato da parte dell’esercito russo di armi e munizioni vietate da diversi trattati internazionali. “Un fatto  scioccante e un ulteriore segnale di un profondo disprezzo per la vita umana”, tuona l’Ong.

In questi mesi di guerra la regione orientale dell’Ucraina è stata pesantemente bombardata. Ad essere colpiti – di proposito – non solo obiettivi politico-militari ma anche civili, come edifici scolastici, aree residenziali, parchi, finanche cimiteri. Amnesty nel suo studio denuncia infatti non solo l’uso di armi vietate dalle Convenzioni di Ginevra e altri trattati, ma anche il lancio “inaccurato” e “indiscriminato” di razzi contro obiettivi civili.

Nell’inchiesta Amnesty mette in fila numerose prove dell’uso ripetuto da parte russe di bombe a grappolo 9N210/9N235 e di mine a frammentazione, le une e le altre vietate da trattati internazionali a causa dei loro effetti indiscriminati. Tra le prove raccolte, quelle relative ad un bombardamento del 15 aprile su un parco giochi dell’omonima capitale della regione, in cui sono morti almeno 9 civili, mentre i feriti sono stati più di 35. Sul sito Amnesty mostra le foto dei frammenti metallici che i medici rimosso dai corpi dei pazienti, tra cui i tipici pezzi d’acciaio contenuti nelle bombe a grappolo 9N201/9N235. Altre bombe cluster sono state individuate in un attacco del 24 marzo contro una fila di persone che attendeva aiuti alimentari. 

Sebbene la Russia non sia parte della Convenzione sulle bombe a grappolo né della Convenzione sulle mine antipersona, il diritto internazionale umanitario proibisce attacchi indiscriminati e l’uso di armi per loro natura indiscriminate. Lanciare attacchi del genere che causano morti o feriti tra la popolazione civile o danneggiano obiettivi civili è un crimine di guerra, ricorda l’organizzazione.

“Il ripetuto uso di munizioni ampiamente vietate come le bombe a grappolo – ha chiosato l’alta consulente di Amensty International per la risposta alle crisi Donatella Rovera – è un fatto scioccante e un ulteriore segnale di un profondo disprezzo per la vita umana. Le forze russe responsabili di questi orrendi attacchi devono essere chiamate a rispondere delle loro azioni, le vittime e i loro familiari devono ricevere piena riparazione”. Secondo quanto riferito all’Ong dal direttore del dipartimento di Medicina dell’Amministrazione militare dell’oblast’, dall’inizio del conflitto in tutta la regione, i civili uccisi sono stati 606 e i feriti 1248.

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