Sergei Markov, ospite di "Controcorrente": "Putin mette al Cremlino le persone sbagliate perché così decide solo lui"
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Sergei Markov, ospite di "Controcorrente": "Putin mette al Cremlino le persone sbagliate perché così decide solo lui"

Sergei Markov, ex consigliere diplomatico di Vladimir Putin, questa sera è ospite di Veronica Gentili nel suo talk show su Rete4. In una recente intervista, aveva raccontato i segreti di Putin.

Sergei Markov, ospite di "Controcorrente": "Putin mette al Cremlino le persone sbagliate perché così decide solo lui"
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1 Giugno 2022 - 15.01


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Sergei Markov, ex consigliere diplomatico del presidente Vladimir Putin e oggi direttore dell`Istituto di ricerche politiche di Mosca, questa sera è ospite di Controcorrente, il talk show di Veronica Gentili su Rete4. In una recente intervista, Markov aveva fatto Il luce sulle dinamiche interne al Cremlino: “Qualunque divisione vi può venire in mente, state sicuri che al Cremlino la trovate. Ma se Putin decide una cosa, si fa come dice lui. Dopo, si vedrà”.

Il ministro della Difesa Sergei Shoigu “non è un soldato. Non ha fatto il servizio militare, una rarità in Russia. Una delle persone più moderate che può trovare al Cremlino” osserva Markov. Guida le forze armate perché è “il metodo” di Putin: “Le persone sbagliate nei posti giusti. Shoigu non può dettare legge ai generali perché non è uno di loro. L`ex ministro della Cultura, Vladimir Medinskij ha una posizione molto rigida? Il presidente lo mette alla guida dei negoziati. Così comanda solo lui”. Mentre al Cremlino il “falco” più influente è Nikolaj Patrushev “uno dei veri consiglieri di Putin, che non sono molti.

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Sul conflitto ucraino Markov spiega che “l’insuccesso della prima fase dell`Operazione militare speciale ha scatenato una lotta burocratica. Chi è il colpevole? A chi dobbiamo togliere le risorse e a chi invece le dobbiamo dare? Qual è la nuova strategia? Un conflitto che per ora non assume forme politiche ben delineate”.

“Alcuni – prosegue Markov – sono convinti del fatto che vincerà chi è disposto ad andare fino in fondo. Ad esempio, Dmitry Rogozin, attuale direttore di Roscosmos, la nostra agenzia spaziale, molto vicino a Putin, che presto potrebbe avere un incarico importante”.

Andare fino in fondo vuol dire “prendere in considerazione l`arma nucleare tattica. In Ucraina, contro le navi Nato nel Mar Nero. Anche Patrushev lo teorizza dall`inizio. Attenzione. Non dicono che Putin deve usarla per forza, ma che deve essere pronto a farlo. Così come in Ucraina bisogna darsi una mossa e cominciare a colpire i palazzi del governo. Non è il partito della guerra, è il partito di chi chiede di pensare meno alla politica e di più al lato militare”.

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Ci sono poi gli altri “quelli convinti che ogni guerra finisce con un compromesso, e bisogna cominciare a pensarci sopra. Anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che pure approva l`operazione militare speciale, è di questo avviso”. Gli oligarchi “Sulle decisioni politiche, non contano nulla. Io ne ho visti tanti, davanti a Putin. A ognuno di loro ogni volta tremavano le gambe”.

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