Il capo della Chiesa ortodossa ucraina: "Kirill è un oligarca in abiti religiosi"
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 Il capo della Chiesa ortodossa ucraina: "Kirill è un oligarca in abiti religiosi"

 Epifanio ritiene insufficiente la presa di distanza della Chiesa russa in Ucraina dal patriarcato di Mosca. Kirill va sanzionato come gli oligarchi

 Il capo della Chiesa ortodossa ucraina: "Kirill è un oligarca in abiti religiosi"
Chiesa ortodossa ucraina
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29 Maggio 2022 - 10.24


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Un Patriarca amico della guerra e del lusso, omofobo, reazionario e braccio armato di Putin, visto che ha usato il suo ruolo per benedire la criminale guerra di invasione del Cremlino.

 Il capo della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Epifanio Dumenko. ritiene insufficiente la presa di distanza della Chiesa russa in Ucraina dal patriarcato di Mosca: «Non si sono allontanati da Kirill nella misura che le circostanze avrebbero richiesto – afferma -. Hanno solo detto che `non erano d’accordo´ con le sue dichiarazioni e le sue azioni, senza spiegarne le conseguenze. Inoltre, non è stata detta una parola su cosa si aspettassero da Kirill».

A suo avviso l’occidente farebbe bene a sanzionare il patriarca di Mosca, come gli oligarchi: «Sebbene Kirill Gundyaev abbia un rango religioso – sottolinea -, in realtà è più un funzionario del governo russo che un pastore cristiano. È personalmente un uomo molto ricco» ed è «identico a tutti i propagandisti, oligarchi e funzionari già sanzionati, l’unica differenza è il vestito: lui indossa abiti religiosi», «perché dovrebbe evitare le sanzioni?»

Epifanio ritiene che l’obiettivo dei russi sia «una conquista politica e, se possibile, militare. L’occupazione» dell’Ucraina. Per la pace, «la Russia deve semplicemente adempiere ai suoi obblighi ai sensi degli accordi internazionali, fermare i bombardamenti e le uccisioni, ritirare le truppe dal territorio dell’Ucraina oltre i limiti che essa stessa si è impegnata a rispettare per iscritto» e «tornare a un modo civile di risolvere le controversie: attraverso la diplomazia. Ma la domanda è: Putin o Lavrov vogliono questo? No», quindi «il mondo deve continuare a combattere l’aggressione russa fino a quando non si fermerà»

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