Mariupol, dall'Azovstal evacuati i soldati feriti. Zelensky "Sono eroi e ci servono vivi". Ecco le immagini
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Mariupol, dall'Azovstal evacuati i soldati feriti. Zelensky "Sono eroi e ci servono vivi". Ecco le immagini

Sono stati evacuati 264 militari feriti. Zelensky fa il punto: "E' iniziata l'operazione per far tornare i nostri militari a casa. E' un lavoro che richiede attenzione e tempi lunghi"

Mariupol, dall'Azovstal evacuati i soldati feriti. Zelensky "Sono eroi e ci servono vivi". Ecco le immagini
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17 Maggio 2022 - 09.23


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Dopo i civili è la volta dei militari feriti. Evacuati oltre 260 soldati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, assediata per settimane dalle forze della Russia. Finora, 53 militari feriti evacuati nella notte sono arrivati nella città di Novoazovsk, controllata dai russi, a una cinquantina di chilometri da Mariupol. I soldati sono stati portati in ospedale.

Altri 211 combattenti evacuati dall’impianto saranno portati a Olenivka, attraverso corridoi umanitari, e lì scambiati con prigionieri di guerra russi, ha reso noto il ministero della Difesa di Kiev. Nell’acciaieria restano ancora dei combattenti, non è chiaro in che numero. “I nostri eroi ci servono vivi” ha detto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ringraziando “i militari delle forze armate ucraine, dell’intelligence, della squadra dei negoziati, del Comitato internazionale della Croce Rossa, e dell’Onu”. “E’ iniziata l’operazione per far tornare i nostri militari a casa. E’ un lavoro che richiede attenzione e tempi lunghi” aggiunge, spiegando che “continua la massima attività diplomatica in tutte le aree del Paese”.

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Nelle prime ore di oggi sono state sentite alcune esplosioni nella zona di Leopoli. Secondo il capo dell’amministrazione militare della regione, Maksym Kozytsky, i russi hanno condotto un attacco missilistico contro una base militare ucraina a 15 chilometri dal confine polacco.

Come riporta la Cnn avrebbero riguardato l’area nord e nord-ovest e si sarebbero sentite poco dopo le 00.45, ora locale, poco dopo che si erano sentite le sirene.Un villaggio russo vicino al confine con l’Ucraina è stato colpito dal fuoco dell’artiglieria alle prime ore di oggi. La denuncia arriva dal governatore della regione di Kursk: “Intorno alle 5 del mattino, armi di grosso calibro sono state usate per sparare contro il villaggio di confine di Alekseevka nel distretto di Glushkov” ha dichiarato Roman Starovoit.

A riferirne è il Moscow Times.Un edificio scolastico, tre case e un’auto parcheggiata sono stati danneggiati nell’attacco, ha scritto Starovoit su Telegram. Non ci sono state vittime, ha aggiunto. Starovoit non ha incolpato apertamente le truppe ucraine, limitandosi ad affermare che le guardie di frontiera russe hanno “rapidamente messo fine” all’attacco. Il villaggio di Alekseevka si trova al confine con la regione nord-orientale di Sumy, in Ucraina, dove – secondo quanto affermato ieri dal locale governatore – le guardie di frontiera ucraine hanno respinto un’incursione russa.

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