“Ci sono diversi possibili crimini di guerra che sono stati commessi, e il loro numero suggerisce che potrebbero essere crimini contro l’umanità, che sono attacchi diffusi o sistematici contro la popolazione come parte di una politica del governo”, ha detto Richard Weir, ricercatore dell’associazione umanitaria Usa, che ha partecipato alla missione a Bucha.
“La cosa che mi ha colpito di più è che non era quasi possibile camminare senza incontrare qualcuno che aveva assistito a un possibile crimine di guerra o aveva qualche familiare che ne era stato vittima – ha raccontato ancora Weir – o avevano dovuto seppellire un vicino, un amico o un familiare vicino la loro casa”. “La città ha vissuto una quantità straordinaria di morte e dolore”, afferma ancora.
La missione di Hrw ha intervistato “vittime e testimoni, addetti alle camere mortuarie, dottori, infermieri e autorità locali”. Ed ha raccolto prove per 16 omicidi, tra i quali nove esecuzioni sommarie e sette “uccisioni indiscriminate di civili”. Ci sono anche due casi di civili feriti dai russi, tra i quali una bambina di 9 anni colpita ad una spalla mentre fuggiva dai soldati russi ed un uomo colpito al collo mentre fumava sul balcone di casa.