Storia di Karina, torturata e uccisa con un colpo in testa a Bucha dai soldati russi
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Storia di Karina, torturata e uccisa con un colpo in testa a Bucha dai soldati russi

Karina era una ragazza minuta, lavorava in un sushi bar e non rappresentava certo alcuna minaccia. La polizia ha preferito non mostrare il corpo di Karina ai suoi genitori. È stata chiusa in una bara il 13 aprile a Bila Tserkva nell'Oblast di Kiev

Storia di Karina, torturata e uccisa con un colpo in testa a Bucha dai soldati russi
Karina Yershova uccisa a Bucha dai soldati russi
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20 Aprile 2022 - 23.28


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Una settimana prima di compiere 23 anni, Karina Yershova è stata uccisa da soldati russi a Bucha, la città martire alle porte di Kyiv.

L’hanno torturata e molto probabilmente violentata, ha raccontato il patrigno di Karina, Andriy Dereko al “The Kyiv Independent”. Poi, le hanno sparato alla testa. Lo stupro è al condizionale solo perché chi indaga sui crimini di Bucha ha preferito tenere riservati questi dettagli alla famiglia.

Karina era una ragazza minuta, lavorava in un sushi bar e non rappresentava certo alcuna minaccia. La polizia ha preferito non mostrare il corpo di Karina ai suoi genitori. È stata chiusa in una bara il 13 aprile a Bila Tserkva nell’Oblast di Kiev, un giorno dopo essere stata identificata.

Da quando i soldati russi si sono ritirati dall’Oblast di Kiev, all’inizio di aprile, solo a Bucha, sono stati scoperti oltre 400 corpi di civili assassinati, un residente su cinque, secondo il sindaco, Anatoliy Fedoruk.

Le autopsie e le testimonianze dei sopravvissuti hanno fatto luce sullo stupro di massa di ucraini, donne, uomini e bambini.

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Il difensore civico Lyudmila Denisova racconta di 25 ragazze e donne di età compresa tra 14 e 24 anni tenute prigioniere in un seminterrato a Bucha e ripetutamente violentate dalle squadre russe.

La famiglia di Karina ha chiesto agli investigatori di poter vedere almeno le foto del cadavere. A loro è stata mostrata solo la parte superiore del corpo di Karina. “C’erano tagli e lacerazioni, c’era anche una profonda ferita all’altezza delle costole… L’hanno torturata”.

Gli investigatori hanno raccontato che la ragazza aveva cercato di fermare un ‘emorragia con un laccio emostatico, che Karina aveva cercato di difendersi: “Metà delle sue unghie sono state strappate in quella disperata difesa”.

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