Guerra in Ucraina, Papa Francesco vuole la pace ed è arduo spingerlo perché usi accenti troppo marcati. Ma quello che pensa Francesco è chiaro.
Non nomina mai direttamente la Russia e il suo presidente Vladimir Putin, «ma non c’è dubbio a chi si riferisca il Papa» quando condanna la guerra e la sua brutalità.
Lo ha detto l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, portando come esempio le parole del Santo Padre di domenica scorsa, quando ha invocato una una tregua pasquale e invitato a riflettere su «quale vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie».
«Si riferiva alla Russia non c’è dubbio», sostiene il diplomatico «e alla situazione di Mariupol, dove quasi il 100% di una città da mezzo milione di abitanti è ormai è distrutta e circa 21 mila civili sono stati uccisi. Alcune parti sono già in mano russa ma quale è il prezzo? Il Santo Padre parla esattamente della Russia e noi questo lo capiamo».
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