Nehammer: "Non è stato un confronto amichevole". Il presidente austriaco racconta come è andata con Putin
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Nehammer: "Non è stato un confronto amichevole". Il presidente austriaco racconta come è andata con Putin

Karl Nehammer ha raccontato i 75 minuti di discussione avuta con Putin, in un incontro dai toni "duri". "Ho detto a Putin che la guerra deve finire, perchè gli sconfitti sono su entrambe i lati".

Nehammer: "Non è stato un confronto amichevole". Il presidente austriaco racconta come è andata con Putin
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12 Aprile 2022 - 09.33


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La visita del cancelliere austriaco Karl Nehammer a Vladimir Putin è stata tutt’altro che amichevole. A confermarlo è stato lo stesso Nehammer, che ha raccontato l’evolversi della discussione e i temi principali toccati. In testa, ovviamente, il conflitto in Ucraina.

“E’ stato un confronto molto diretto, aperto e duro – ha dichiarato – il messaggio più importante è che la guerra in Ucraina deve finire, perché in guerra ci sono solo perdenti da entrambi i lati. Non è stata una visita di amicizia sentivo il dovere di incontrare Putin in modo da non lasciare nulla di intentato”.

Nel faccia a faccia avuto con Putin, il cancelliere ha affrontato la questione dei crimini di guerra che sarebbero stati commessi dai militari russi a Bucha, tra l’altro, sottolineando che “tutti i responsabili dovranno essere puniti”. ”Ho affrontato la questione dei gravi crimini di guerra commessi a Bucha e in altri luoghi – ha riferito il capo del governo di Vienna in una nota – e ho sottolineato che tutti gli autori dovranno esserne ritenuti responsabili. Ho anche detto a Putin senza mezzi termini che le sanzioni contro la Russia resteranno in vigore e continueremo a inasprirle finché la gente morirà in Ucraina”.

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Il cancelliere ha ricordato di essere appena stato in Ucraina, dove “ho visto con i miei occhi le incommensurabili sofferenze causate dalla guerra di aggressione russa”. “Il viaggio a Mosca e i colloqui con Putin – ha sottolineato Nehammer – per me sono un dovere. Un dovere dettato dal senso di responsabilità di non lasciare nulla di intentato per arrivare ad una cessazione delle ostilità o almeno a progressi umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione civile in Ucraina. Per me non c’è alternativa alla ricerca di colloqui diretti con la Russia, nonostante tutte le enormi divergenze”.

“Ho chiarito al presidente russo che c’è una necessità urgente di corridoi umanitari per portare acqua e cibo alle città assediate e portare fuori i feriti, donne e bambini”, ha detto ancora dopo il colloquio, il cui esito “riferirà ai miei partner europei, discutendo i prossimi passi, la Ue è più unita che mai”.

Dopo il colloquio con il presidente russo “non sono particolarmente ottimista“, ha poi detto il cancelliere nel corso di una conferenza stampa, affermando che “l’offensiva in Ucraina è stata preparata con determinazione”. “Ho chiarito a Putin che il suo atteggiamento, il suo punto di vista non è condiviso da nessuno”, ha aggiunto, precisando che il suo punto di vista è che si tratti di “una sorta di operazione di autodifesa della Federazione russa: la chiama operazione militare speciale, io la chiamo guerra”. Tuttavia, ha sottolineato ancora Nehammer, “è chiaro ed evidente che il presidente russo ha ancora fiducia” nel negoziato di Istanbul con gli ucraini.

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