Il Console greco a Mariupol, Manolis Androulakis, l’ultimo diplomatico europeo a lasciare, martedì scorso, la città ucraina assediata dalle forze russe, ha paragonato la città ucraina a Guernica, la città spagnola bombardata dalle forze naziste in aiuto di Francisco Franco oggetto poi del celebre dipinto di Pablo Picasso.
“Spero che nessuno veda mai quello a cui ho assistito io”, ha affermato al suo arrivo ad Atene ieri, dopo un viaggio di quattro giorni attraverso l’Ucraina, che lo ha portato prima in Moldova e poi in Romania, insieme a dieci connazionali. “Mariupol entrerà a far parte delle città che sono state completamente distrutte dalla guerra. Guernica, Conventry, Aleppo, Grozny, Leningrado”, ha elencato.
Dall’inizio dell’attacco contro Mariupol, sono almeno dieci le persone di origine greca uccise, diverse altre sono state ferite e più di 150 sono riuscite a lasciare la città di 400mila abitanti che includeva parte, prima della guerra, una storica comunità greca.