Nord Stream 2, la Germania sospende l'autorizzazione del gasdotto: prima 'sanzione per Mosca'
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Nord Stream 2, la Germania sospende l'autorizzazione del gasdotto: prima 'sanzione per Mosca'

La storia del gigantesco "rubinetto del gas" sottomarino.

Nord Stream 2, la Germania sospende l'autorizzazione del gasdotto: prima 'sanzione per Mosca'
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22 Febbraio 2022 - 12.47


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Nella crisi tra Russia e Ucraina, il gas rimane il convitato di pietra nelle scelte geo economiche collegate alle sanzioni da adottare come ritorsione all’invasione della Russia nei territori del Donbass.

La Germania ha sospeso l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Lo stop nel processo di certificazione dell’impianto è stato annunciato dal cancelliere Olaf Scholz come prima misura in risposta alle mosse di Mosca in Ucraina.

Al centro della crisi tra Russia e Ucraina c’è Nord Stream 2, il gigantesco gasdotto sottomarino che parte proprio dalla Russia e arriva fino in Germania attraverso il Mar Baltico: l’opera, gemella di Nord Stream 1 entrato in funzione dieci anni fa, è stata realizzata dal gigante del gas russo Gazprom in collaborazione con diverse aziende europee potrebbe portare in Europa 55 miliardi di metri cubi di gas. Potrebbe perché attualmente l’opera è ancora bloccata per intoppi burocratici.

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A “Quarta Repubblica” l’analista geopolitico Dario Fabbri ha spiegato, però, che dietro questo stop ci sarebbero anche altri interessi: “Il nuovo gasdotto è l’incubo peggiore degli Usa – ha dichiarato – perché rappresenterebbe una complementarietà tra Russia e Germania, molto temuta. Da qui nasce l’ostilità di Washington che in questo momento rende impossibile l’attivazione in questa fase”.

Nord Stream 2 è un ponte tra la Russia e il cuore dell’Europa e oggi, con i prezzi alle stelle, diventa un’arma di ricatto nella crisi ucraina: “I russi non aumenteranno di una goccia le forniture di gas fino a quando non sarà autorizzato quel gasdotto – continua Fabbri – la Germania, anche su pressione americana, dice al Cremlino che non verrà approvato fino a quando non ritireranno le truppe al confine”.

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