I camionisti no-vax bloccano il ponte che collega il Canada agli Stati Uniti
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I camionisti no-vax bloccano il ponte che collega il Canada agli Stati Uniti

Un blocco che minaccia l'industria automobilistica americana, che sta già registrando delle difficoltà in questi giorni per il mancato arrivo dei chip dei computer.

I camionisti no-vax bloccano il ponte che collega il Canada agli Stati Uniti
Protesta dei camionisti no-vax in Canada
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9 Febbraio 2022 - 17.11


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 No-vax scatenati e appoggiati da Trump e dai repubblicani degli Stati Uniti che sono nemici della scienza e dei vaccini.

Non si ferma anzi si allarga la protesta dei camionisti canadesi contro l’obbligo vaccinale e le restrizioni anti Covid. Dopo aver paralizzato per 10 giorni le strade della capitale Ottawa, ora centinaia di camion hanno bloccato l’Ambassador Bridge che collega Windsor, in Ontario, alla città di Detroit. Un blocco che minaccia l’industria automobilistica americana, che sta già registrando delle difficoltà in questi giorni per il mancato arrivo dei chip dei computer.

Le proteste sul ponte hanno costretto le autorità sia canadesi che americani a chiudere al traffico commerciale il ponte, che è un importante per il trasporto delle merci tra il due Paesi, ma anche collegamento tra famiglie che permette il transito di lavoratori pendolari, come infermieri canadesi che lavorano negli ospedali di Detroit.

Secondo l’Associazione dei produttori di componenti auto di Toronto ogni giorno sul ponte transitano merci per un valore di 300 milioni di dollari, con i produttori americani che hanno bisogno di rifornimenti praticamente quotidiani dal Canada. Uno o due giorni di stop rischiano di bloccare la produzione, quindi “poche decine di persone stanno ostacolando l’economia americana”, conclude il presidente, Flavio Volpe.

Nata contro la misura decisa da Justin Trudeau che richiede ai camionisti, in particolare quelli che fanno la spola con gli Usa, di essere vaccinati contro il Covid, il movimento del Freedom Convoy è diventato una più ampia protesta contro le restrizioni anti Covid, che vede la partecipazione di gruppi di estrema destra, come segnala la presenza di bandiere confederate e con le svastiche. Dopo il secondo weekend di tensioni ad Ottawa, Trudeau ha annunciato l’intenzione di usare il pugno di ferro contro questa protesta che blocca “l’economia, la democrazia e la vita quotidiana dei cittadini”.

Ad animare la protesta – che in questi dieci giorni ha esasperato i residenti di Ottawa, con i camion che bloccano le strade, il rumore dei clacson e gli insulti a chi indossa le mascherine – una piccola minoranza dei camionisti canadesi, ha sottolineato Francois Laporte, presidente di Teamsters Canada, spiegando che il 90% dei 55mila iscritti è vaccinato.

“Il cosiddetto ‘convoglio della libertà e questa spregevole dimostrazione di odio guidata dalla destra e vergognosamente incoraggiata da politici conservatori – ha detto – non riflette i valori dei camionisti canadesi o la loro maggioranza, infatti serve solo a delegittimare le loro vere preoccupazioni”.

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