Shoah, la sopravvissuta Margot Friedländer al Parlamento europeo: "Quello che è successo non deve mai più accadere"
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Shoah, la sopravvissuta Margot Friedländer al Parlamento europeo: "Quello che è successo non deve mai più accadere"

Dopo un discorso della presidente Roberta Metsola, ha preso la parola la centenaria Margot Friedländer, sopravvissuta all'Olocausto. "Siate umani. Non si può amare tutti, ma tutti meritano di essere rispettati.

Shoah, la sopravvissuta Margot Friedländer al Parlamento europeo: "Quello che è successo non deve mai più accadere"
Margot Friedländer
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27 Gennaio 2022 - 17.34


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No al nazismo e no all’antisemitismo, per non dimenticare la Shoah e per una memoria condivisa.

In occasione del Giorno della Memoria, giovedì 27 gennaio, il Parlamento europeo si è riunito in una sessione plenaria speciale. Dopo un discorso della presidente Roberta Metsola, ha preso la parola la centenaria Margot Friedländer, sopravvissuta all’Olocausto. “Siate umani. Non si può amare tutti, ma tutti meritano di essere rispettati. Non esiste il sangue cristiano, ebraico, musulmano, c’è solo sangue umano. Siamo tutti uguali. Ciò che è successo è successo, non possiamo cambiarlo. Ma non deve mai più accadere”, ha detto Friedländer.

Chi è Margot Friedländer – Margot Friedländer è nata a Berlino nel 1921. Nel 1943, sua madre e suo fratello furono deportati ad Auschwitz dove furono entrambi uccisi. Lei si nascose, ma fu rintracciata nel 1944 e deportata nel campo di concentramento di Theresienstadt. Fu l’unico membro della sua famiglia a sopravvivere.

Si trasferì negli Stati Uniti nel 1946 insieme a suo marito Adolph Friedländer (che aveva conosciuto a Berlino e che incontrò di nuovo a Theresiensadt). Dopo una vita passata a New York, a 88 anni Friedländer è tornata in patria, a Berlino, ritrovandosi spesso a ricordare nelle scuole quanto ha vissuto. 

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Durante la plenaria speciale, Friedländer ha specificato che “oggi la memoria dell’Olocausto è “abusata politicamente, a volte persino ridicolizzata e calpestata”. La cosiddetta “stella ebraica” è “usata dai nuovi nemici della democrazia per designarsi in pubblico come vittime. Dobbiamo essere uniti affinché la memoria dell’Olocausto rimanga autentica e non venga abusata da nessuno”.

“Dobbiamo restare vigili – ha concluso – e non distogliere lo sguardo come facevamo allora. L’odio, il razzismo, l’antisemitismo non devono essere l’ultima parola della storia. L’umanità, la tolleranza e il rispetto sono più importanti che mai – ha concluso – per una pacifica convivenza”.

Metsola: “Onoreremo l’eredità delle vittime dell’Olocausto senza mai dimenticare” –“Ricordiamo i crimini commessi contro l’umanità in passato, ma sottolineiamo anche l’importanza di parlarne apertamente, nel presente. Uniti nella diversità, parliamo contro i negazionisti dell’Olocausto, contro i miti del complotto, contro la disinformazione e contro la violenza di ogni genere che prende di mira i membri delle nostre comunità”, ha detto il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola – Onoreremo l’eredità delle vittime dell’Olocausto senza mai dimenticare, senza mai essere compiacenti e facendo sentire sempre la nostra voce, sempre”.

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