A Varsavia, fatto sparire l'albero di Natale arcobaleno dei giudici democratici: era addobbato con slogan pro democrazia
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A Varsavia, fatto sparire l'albero di Natale arcobaleno dei giudici democratici: era addobbato con slogan pro democrazia

È successo nel palazzo di Giustizia di Cracovia: a qualcuno - e si sa chi - non è piaciuto l'omaggio all'odiata comunità Lgbtqia e ai valori di libertà e democrazia

A Varsavia, fatto sparire l'albero di Natale arcobaleno dei giudici democratici: era addobbato con slogan pro democrazia
Albero di Natale dei magistrati a Cracovia a favore della comunità Lgbtqia
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Onofrio Dispenza Modifica articolo

23 Dicembre 2021 - 11.53


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A qualcuno nel Palazzo di Giustizia di Cracovia non è piaciuto l’omaggio alla comunità Lgbtqia fatto nel nome dei volari della libertà e democrazia: nottetempo, una squadra di guastatori “arresta” l’albero di Natale preparato dai magistrati e lo sostituisce con uno di regime, anonimo, senza anima. L’importante era cancellare il messaggio che i magistrati avevano affidato al simbolo del Natale. Quale la colpa dell’albero di Natale dei magistrati? Era addobbato con slogan e colori che richiamavano all’emergenza democratica che si sta vivendo in Polonia, con la compressione dei diritti.

I giudici di Cracovia da tempo sono in prima linea nella lotta che il Paese sta portando avanti per tenere accesa la fiamma del diritto, contro gli uomini al potere a Varsavia che, come si sa, hanno anche disconosciuto il primato del diritto europeo. E sono anche schierati con i diritti calpestati delle donne – si veda la stretta normativa sull’interruzione di gravidannza – e quelli della comunità LGBT.

Spesso nel mirino anche di violenze e persecuzioni. L’albero “fugato” aveva palline coi colori dell’Europa, con quelli dell’arcobaleno e con scritte che ricordavano gli slogan del movimento democratico, lo stesso che in queste settimane, in questi giorni, sta raccogliendo firme per proporre in Parlamento una nuova legge sull’interruzione della gravidanza. In pochi giorni sono state raccolte oltre centomila firme, si pensa che l’8 marzo, giorno scelto per la presentazione delle firme, le adesioni possano essere tante, ma tante di più.

Torniamo all’albero “fugato”. I magistrati il primo albero lo avevano preparato lo scorso 16 dicembre, addobbato con il blu e le stelle d’Europa per contestare la linea sovranista e antieuropeista del regime. E poi, tanto arcobaleno e slogan in difesa dei profughi al freddo alla frontiera. Tra questi, “Nessuno è illegale” e “Free media”, per ricordare al mondo la pesante repressione in atto in Polonia sul piano della libera espressione. Albero “misteriosamente” sparito. Ai magistrati non è rimasto altro che rifare l’albero, rispondendo così alla misteriosa squadra della notte che aveva posto lungo i corridoi del Palazzo di Giustizia l’anonimo e incolore albero di regime.

Con l’albero arcobaleno era stato rimosso il filo spinato che lo circondava, per ricordare alla Polonia e al mondo il dramma vissuto dai profughi, respinti dalla guardia di frontiera al confine con la Bielorussia. Tra le palline rimosse, tante che ricordavano la Costituzione, documento fondante della democrazia, dopo la tragica invasione nazista, oggi largamente calpestato dal regime di Varsavia.

In Polonia, sul fronte della resistenza alle norme antidemocratiche, in questi mesi i magistrati si sono particolarmente distinti, pagando un prezzo altissimo. I magistrati scomodi sono rimossi e tenuti in grande “attenzione” come fossero criminali e terroristi. Vittime di intimidazioni che però sembrano non scalfire la loro determinazione. E la vicenda dell’albero dei diritti civili è una spia del coraggio che li anima.

“Difendiamo il diritto europeo e i diritti umani – ha detto Dariusz Mazur, giudice del tribunale distrettuale di Cracovia e portavoce di Themis, l’associazione dei giudici indipendenti, intervistato da OKO.press – Esprimiamo la nostra ferma denuncia contro la discriminazione e il trattamento degradante delle persone. Queste non sono sfumature politiche – ha voluto precisare – Siamo dalla parte dei valori, perché come giudici abbiamo questo dovere”. “Mentre festeggiate il Natale, pensate al motivo per cui il nostro albero di Natale è scomparso. Nel nulla come le persone che scompaiono alla frontiera, pensate ai tanti che diventano invisibili solo per la loro appartenenza ad una minoranza. Pensate ai nostri diritti scomparsi, i nostri diritti garantiti dalla Costituzione e dai Trattati europei. Se questi diritti scompariranno, anche noi scompariremo come cittadini di questo Paese. Con questo invito, vi auguriamo buon Natale”, è il messaggio dei giudici polacchi.

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