La situazione non è al momento drammatica ma potrebbe sfuggire di mano e la preoccupazione è tanta.
Il numero di casi confermati della nuova variante Omicron in Sudafrica è ancora relativamente basso: 2.828 i nuovi contagi registrati venerdì, ma la sua rapidità nell’infettare i giovani nel Paese ha allarmato gli operatori sanitari.
“Stiamo assistendo a un netto cambiamento nel profilo dei pazienti Covid”, ha spiegato Rudo Mathivha, capo dell’unità di terapia intensiva dell’ospedale Baragwanath di Soweto, in una conferenza stampa online.
“Giovani tra i 20 e i 30 anni arrivano da noi con una malattia da moderata a grave, alcuni necessitano anche del ricovero nelle terapie intensive. Circa il 65% non è vaccinato e la maggior parte è vaccinata solo a metà”, ha affermato Mathivha.
Il medico ha aggiunto che sono necessari preparativi urgenti per consentire agli ospedali pubblici di far fronte a un potenziale grande afflusso di pazienti nelle terapie intensive.
I test finora indicano che la variante Omicron potrebbe essere responsabile di ben il 90% dei nuovi casi, secondo i responsabili sanitari del Sudafrica.
Dai primi studi emerge che ha un tasso di riproduzione di 2, il che significa che ogni persona infetta è probabile che ne contagi altre due.