Mentre decine di persone sono state uccise dalla polizia senza che Trump dicesse nulla, oggi il miliardario xenofobo ha chiesto giustizia per la “golpista” uccisa nel tentativo di assaltare il Campidoglio: Ashil Babbit.
Ma se credesse davvero nella giustiza dovrebbe autodenunciarsi perché, molto probabilmente, la responsabilità morale dell’attacco a Capitol Hill è sua, in quanto basata sulle sue menzogne.
“In quell’orribile giorno del 6 gennaio, Ashil è arrivata al Congresso degli Stati Uniti, è stata tragicamente uccisa a colpi d’arma da fuoco. Oggi sarebbe stato il suo compleanno. Buon compleanno, Ashil”.
E’ quanto afferma Trump in un video registrato per ricordare la sua sostenitrice rimasta uccisa mentre partecipava all’assalto al Congresso lo scorso 6 gennaio. Nel video, trasmesso ieri sera durante una cerimonia in Texas organizzata da familiari ed amici della donna che avrebbe compiuto 36 anni, l’ex presidente chiede al dipartimento di Giustizia di riaprire un’inchiesta sulla sua morte.
La reduce dell’Iraq è stata colpita dalle pallottole esplose da un poliziotto che si era visto accerchiato da decine di persone che armate di mazze, elmetti ed altri oggetti cercavano di abbattere una delle porte d’accesso agli uffici dove erano rifugiati i deputati. Lo scorso aprile il dipartimento di Giustizia ha stabilito che il poliziotto ha sparato per legittima difesa e per difendere i deputati che stavano nascondendosi.
Conclusioni che Trump contesta, affermando che Babbitt era “veramente una persona incredibile”: “non ci sono ragioni per le quali Ashil avrebbe dovuto perdere la sua vita quel giorno, dobbiamo chiedere giustizia per Ashil e la sua famiglia e di nuovo chiedere un’inchiesta equa e imparziale sulla sua morte”, ha detto ancora l’ex presidente che non fa mai riferimento all’azione violenta a cui la donna stava partecipando.
Dopo che anche un’inchiesta interna della Capitol Police ha stabilito che il suo comportamento è stato corretto ed in linea con le regole di ingaggio, lo scorso agosto, in un’intervista il poliziotto che ha sparato, Michael Byrd, ha reso noto la sua identità.
L’agente 28enne ha raccontato che stava cercando di proteggere tra 60 ed 80 deputati e staff che si erano rifugiati oltre quelle porte che i rivoltosi cercavano di abbattere.
Babbitt era una seguace di QAnon, l’ideologia di estrema destra fondata sul false profezie, ed un ardente sostenitrice di Trump, di cui appoggiava le rivendicazioni riguardo i presunti brogli elettorali.
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