Il kamikaze Isis-K dell'aeroporto di Kabul era appena stato liberato di prigione
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Il kamikaze Isis-K dell'aeroporto di Kabul era appena stato liberato di prigione

Era accaduto dopo il crollo del governo filo-occidentale di Ashraf Ghani

Aeroporto, Afghanistan
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3 Settembre 2021 - 12.33


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Il kamikaze dell’Isis-K che lo scorso 26 agosto si è fatto esplodere all’aeroporto di Kabul, provocando 170 vittime, tra cui 13 soldati americani, era stato liberato da una prigione afgana dopo il crollo dell’esecutivo filo-occidentale di Ashraf Ghani.
Lo ha sostenuto lo stesso gruppo jihadista in una newsletter online, ripresa dalla Bbc.

Secondo questa ricostruzione, “dopo che le forze del precedente governo sono fuggite”, l’attentatore Abdul-Rahman al-Logari e “diversi suoi fratelli” sono scappati dal carcere e “si sono precipitati a raggiungere i loro fratelli” dell’Isis-Khorasan per compiere l’attacco suicida.

Dopo la presa di Kabul nel giorno di Ferragosto, i talebani aveva liberato migliaia di detenuti dalla prigione di Pul-e-Charkhi nella capitale afghana e da diverse altre carceri del Paese. Secondo i media locali, tra questi c’erano anche miliziani dell’Isis e di Al Qaida.

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