Viaggio in Polonia, il paese che vuole cancellare i colori dell'arcobaleno
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Viaggio in Polonia, il paese che vuole cancellare i colori dell'arcobaleno

In prima linea a fianco del governo 'sovranista' in una crociata contro la "peste arcobaleno" ci sono alcuni gruppi ultracattolici e di estrema destra, che qui sono tra i più organizzati d'Europa.

Pride in Polonia
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Chiara D'Ambros Modifica articolo

7 Agosto 2021 - 11.07


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Esattamente un anno fa, il 7 agosto 2020, nel centro di Varsavia decine di persone venivano arrestate durante una manifestazione a sostegno di Margot, una attivista LGBTQ che stava per essere imprigionata. L’accusa era aver vandalizzato uno dei furgoni con scritte omofobe promossi da un’associazione Pro Vita, che giravano per la città, ora scortati dalla polizia. 

Non solo attraverso messaggi diffusi per le strade delle città ma in tutto il Paese, negli ultimi tre anni, è in atto ma una campagna mediatica e politica contro le persone LGBTQ in Polonia, promossa dalle maggiori autorità ecclesiastiche e governative e dallo stesso Presidente della Repubblica, Andrzej Duda. Non persone ma un’ideologia LGBTQ minaccerebbe la famiglia e la Nazione che va difesa. In prima linea a fianco del governo in una crociata contro la “peste arcobaleno” ci sono alcuni gruppi ultracattolici e di estrema destra, che qui sono tra i più organizzati d’Europa.

Atteggiamenti d’odio si trasformano sempre più spesso in atti di violenza nei confronti delle persone LGBTQ al punto che molti decidono di lasciare il Paese, alcuni lottano per difendere il diritto di esistere, altri non reggono le continue discriminazioni e decidono di porre fine alla propria vita. 

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L’atmosfera cupa ricorda le discriminazioni dei peggiori anni della storia europea. Sconcerta sapere che cresce l’odio verso questa minoranza nel Paese, la Polonia, che ha visto costruire sul suo territorio il più alto numero di campi di concentramento tedeschi, in cui i primi ad essere deportati sono stati gli omosessuali che venivano identificati con un triangolo rosa.

Vista la riforma, voluta dal Ministro dell’educazione, un esponente del governo tra i più anti-LGBTQ: “io tra qualche anno potrei ritrovarmi a non poter più insegnare in università” spiega la scrittrice e poetessa lesbica polacca Izabela Morska, nell’intervista portante del reportage Polonia: LGBT FREE, che andrà in onda lunedì 9 agosto su Rai3, quinta puntata de “Il Fattore Umano”, un programma di Raffaella Pusceddu e Luigi Montebello.

Un viaggio che condurrà fino alla Polonia più profonda, raggiungendo uno dei comuni che hanno adottato risoluzioni, che impediscono la manifestazione dell’omosessualista in pubblico. Questo ha provocato la reazione di alcuni attivisti che hanno fortemente denunciato la nascita delle LGBT free zone.

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Attivisti che oggi 7 agosto 2021, in ricordo delle violenze dello scorso anno, hanno lanciato una campagna sui social: una mano arcobaleno con il pollice alzato, e l’invito a mandare un messaggio di sostegno alle persone LGBTQ che si conoscono. 

 

Il reportage

LGBT FREE andrà in onda lunedì 9 agosto su Rai3, quinta puntata de “Il Fattore Umano”, un programma di Raffaella Pusceddu e Luigi Montebello.

 

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