Trump chiese alla Giustizia di dichiarare 'corrotte' le elezioni per ribaltare il risultato

L'estremista di destra fece pressioni sul dipartimento della Giustizia nonostante non ci fossero prove di frodi elettorali.

Donald Trump
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30 Luglio 2021 - 19.35


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Un golpista e mezzo terrorista, visto che ha istigato l’assalto a Capitol Hill costato molti morti e feriti.
 Donald Trump ha fatto pressione sul suo Dipartimento di Giustizia affinché dichiarasse le elezioni 2020 “corrotte” nonostante non ci fossero prove di frodi elettorali. L’obiettivo era capovolgere il risultato delle urne. 
Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali si tratta di un’interferenza senza precedenti da parte di un presidente su un’agenzia federale che, per tradizione, è indipendente dalla Casa Bianca.
“Dovete solo dire che l’elezione è stata corrotta, e poi lasciare il resto a me”, avrebbe detto Trump nel corso di una conversazione telefonica del 27 dicembre con il ministro della giustizia pro-tempore Jeffrey Rosen. 
Una conversazione durante la quale Trump avrebbe fatto riferimento ad alcuni repubblicani in Congresso che lo avrebbero potuto aiutare a capovolgere il risultato delle elezioni. 

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