I poliziotti alla commissione sull'assalto a Capitol Hill: "Pensavamo di morire"

Al via avori della Commissione d'inchiesta sull'assalto al parlamento americano del 6 gennaio

Poliziotti Capitol Hill
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27 Luglio 2021 - 18.38


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Una tragedia scatenata da un estremista di destra esaltato che ha dietro di lui altre masse di esaltati.
“Credevo che sarei morto”. Si sono aperti oggi, con la drammatica testimonianza dei poliziotti che difendevano il Campidoglio, i lavori della Commissione d’inchiesta sull’assalto al parlamento americano del 6 gennaio, secondo quanto riferiscono i media americani. Voluta dalla speaker della Camera Nancy Pelosi, la commissione comprende solo due repubblicani dopo che non è stato possibile raggiungere un’intesa per un organismo bipartisan.
Una dei due repubblicani, Liz Cheney, ha ammonito oggi che se i responsabili dell’attacco non saranno costretti a renderne conto e il Congresso non agirà responsabilmente questo “rimarrà un cancro della nostra repubblica costituzionale”. Scelta da Pelosi come membro della commissione, Cheney recentemente ha perso la leadership del gruppo repubblicano a causa delle sue posizioni critiche nei confronti dell’ex presidente Donald Trump.
La commissione ha scelto di aprire oggi i lavori con la testimonianza di alcuni agenti che tentarono di difendere il Campidoglio dall’assalto dei sostenitori dell’ex presidente Donald Trump che non riconoscevano la vittoria di Joe Biden.
Michael Fanone, agente della polizia metropolitana di Washington Dc, ha raccontato che gli insorti gridavano: “uccidetelo con la sua pistola”, minacciando di strappargli l’arma.
Aquilino Gonell, sergente della polizia del Campidoglio ha detto di aver creduto di morire soffocato e schiacciato dagli insorti e ha esortato i deputati di indagare sull’assalto. Veterano dell’Iraq, ha confessato di aver avuto più paura nell’attacco del 6 gennaio che durante la sua esperienza in guerra. Un altro agente della polizia del Campidoglio, Harry Dunn, ha iniziato la sua testimonianza chiedendo un minuto di silenzio per Brian Sicknick, il collega rimasto ucciso nell’assalto. Dunn, che è afroamericano, ha raccontato di essere stato bersagliato da insulti razziali.
Daniel Hodges, poliziotto di Washington, ha definito “terroristi” gli insorti. E si è detto “confuso” di fronte al fatto che alcuni assalitori sventolavano il vessillo dei sostenitori della polizia ma continuavano ad attaccare gli agenti.

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