La fidanzata incontra Zaki in carcere: "Sto ancora resistendo"
Top

La fidanzata incontra Zaki in carcere: "Sto ancora resistendo"

Lo studente universitario sembrava stare bene. Lui le ha dato una copia del libro "Cento anni di solitudine", con un biglietto scritto in italiano: "resisto, grazie per il sostegno di tutti".

Patrick Zaki
Patrick Zaki
Preroll

globalist Modifica articolo

12 Aprile 2021 - 17.35


ATF

Nel lungo dramma di Patrick Zaki, detenuto ingiustamente da oltre un anno e mezzo dalla giustizia egiziana in attesa di un processo che non arriva mai, oggi la fidanzata del giovane attivista per i diritti umani è riuscita a fargli visita in carcere.

Lo fanno sapere gli attivisti della pagina Facebook “Free Patrick”, spiegando che la ragazza ha raccontato che quando “ha cercato di confortarlo dicendogli che si spera che tutto questo finisca presto, lui ha fatto una risata sarcastica e disperata, dicendo che sta cercando di adattarsi a stare in prigione, in un modo che indica che ha perso la speranza”. Patrick Zaki “sta cercando di adattarsi a stare in prigione” e forse “ha perso la speranza di essere presto libero” anche se “sta rimanendo forte per coloro che ama”.

E’ quanto racconta la fidanzata di Zaki, che oggi ha potuto fare visita in carcere all’attivista e studente dell’Universita’ di Bologna, arrestato il 7 febbraio 2020, e che ha raccontato il suo incontro alla pagina Facebook ‘Patrick libero’.
Post ripreso poi anche dal profilo ufficiale del movimento delle 6000 Sardine. Durante la visita, Zaki ha regalato il libro ‘100 anni di solitudine’ alla sua ragazza e all’interno c’e’ un biglietto scritto in italiano sul quale si legge: “Ancora Resistendo, grazie per il supporto tutti tutti”.

Leggi anche:  Al-Sisi a Blinken: "Respingere il tentativo di mandare via i palestinesi dalle loro terre"

La ragazza di Zaki spiega che Patrick “sembra stare bene in generale ma era confuso su ciò che è successo nell’ultima sessione e ha condiviso che sapeva che la sua detenzione era stata rinnovata per altri 45 giorni, ma non era a conoscenza dello stato dell’appello presentato dai suoi avvocati per cambiare la corte che si occupa del suo caso”. Purtroppo, “quando la sua ragazza ha cercato di confortarlo dicendogli che spera che tutto questo finisca presto, lui ha fatto una risata sarcastica e disperata, dicendo che sta cercando di adattarsi a stare in prigione”.
Zaki ha anche raccontato che, mentre stava lasciando la struttura di detenzione prima dell’ultima udienza, “il direttore della prigione lo ha fermato e gli ha detto che non gli permettera’ di entrare di nuovo finché non si sarà tagliato i capelli, mentre rideva con gli altri agenti di polizia intorno a lui”. Questo, riporta la fidanzata, “è stato a dir poco ingiusto” perche’ “anche i piccoli dettagli sono controllati.

Leggi anche:  Al-Sisi a Blinken: "Respingere il tentativo di mandare via i palestinesi dalle loro terre"

 

Native

Articoli correlati