Luiz Inácio Lula da Silva, ex presidente del Brasile, non considera “una priorità” una sua candidatura alle presidenziali del 2022, ma non esclude di presentarsi “se fosse in salute e questo si rivelasse necessario”. Anche perché tutti i sondaggi lo porrebbero in una posizione migliore, in termine di indice di gradimento, rispetto a Bolsonaro.
L’obiettivo del Partito dei Lavoratori alle elezioni, ha sottolineato è togliere Jair Bolsonaro dai vertici politici del paese.
“Se fosse necessario e fossi in salute, sarei lì a combattere, ma questa non è la mia priorità”, ha dichiarato Lula in un’intervista all’emittente portoghese Rpt.
“Non possiamo dire ora se avremo o meno un candidato”, ha aggiunto, sottolineando che di qui al 2022 il Pt deciderà se presentare un candidato alla presidenza o se entrerà a far parte di ‘un fronte ampio'”.
“L’unica verità è che Bolsonaro non può continuare a governare il Brasile”, ha aggiunto, accusando l’attuale presidente di aver “creato contenziosi con tutti i paesi”.
Il 9 marzo scorso la Corte Suprema ha annullato le condanne di corruzione passiva e riciclaggio contro Lula dettate nell’ambito dell’operazione Lava Jato e ripristinato i suoi diritti politici.