Il tentativo è quello di fare una vera e propria ‘pulizia’ dentro il Gop per avere parlamentari e governatori o sindaci tutti allineati sulle sue posizioni razziste e profondamente anti-democratiche.
E come? “Basta dare soldi ai ‘Rino’, ai repubblicani solo di nome, che non fanno altro che danneggiare il partito e la nostra grande base elettorale”.
Così,, con un messaggio inviato la notte scorsa ai sostenitori, Donald Trump ha esortato la base repubblicana a donare al suo ‘Save America Pac’, l’organizzazione creata dall’ex presidente per sostenere suoi candidati alle prossime primarie.
“Noi faremo tornare il partito più forte di quanto fosse prima”, promette ancora Trump nel messaggio, in cui chiede di inviare le donazioni online al sito DonaldJTrum.com. Per quanto Trump abbia detto che non intende creare un nuovo partito, la mossa conferma la sua volontà di distinguersi completamente, se non mettersi in antitesi, con le tradizionali operazioni elettorali repubblicane. Con l’obiettivo finale di prendere il controllo dell’intero partito.
Nei giorni scorsi gli avvocati di Trump hanno inviato un’ingiunzione al comitato repubblicano nazionale ed ai comitati elettorali di Camera e Senato, i tre principali gruppi di raccolta dei fondi del partito, in cui si chiede di smettere di usare in ogni forma il nome di Trump per le loro attività. Alla lettera l’avvocato del Comitato ha risposto affermando che il partito “ha tutto il diritto di riferirsi a figure pubbliche” ed intende continuare a farlo.
Il principale obiettivo della campagna elettorale di Trump è quello di “punire” alle prossime primarie i deputati repubblicani che hanno votato per il suo impeachment e la senatrice Lisa Murkowski.
La repubblicana dell’Alaska è infatti l’unica dei sette senatori che hanno votato per la condanna di Trump per insurrezione che nel 2024 dovrà essere rieletta. Trump ha promesso che farà personalmente campagna elettorale contro di lei in Alaska.
La nuova crociata di Trump, questa volta fratricida, contro quelli che lui chiama i ‘Rino’, i repubblicani solo nel nome, sta coinvolgendo anche istituzioni storiche dei conservatori americani come il Wall Street Journal, duramente attaccato per aver esortato i repubblicani a chiudere l’era di Trump, ricordando anche come il partito abbia con lui inanellato sconfitte.
“Si battono per i Rino che hanno danneggiato così tanto il partito repubblicano, questa è e sarà sempre la loro posizione – ha detto Trump parlando dei vertici editoriali del giornale – fortunatamente a nessuno importa più nulla del comitato editoriale del Wall Street Journal, hanno perso credibilità”.
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