Incredibile ma vero: Donald Trump tiene ancora al guinzaglio il Partito Repubblicano e secondo un sondaggio Suffolk University/Usa Today, se ci fosse una spaccatura all’interno del Gop, quasi la metà dei suoi elettori è pronta a sostenere Donald Trump anche a costo di sostenere un partito indipendente.
Il 46% degli intervistati, tutti elettori di Trump alle ultime elezioni, si è detto infatti pronto a voltare le spalle al Gop ed unirsi ad un eventuale partito, mentre solo il 27% dichiara che continuerebbe a rimanere con i repubblicani. Il resto degli elettori conservatori si è detto indeciso.
Oltre la metà degli intervistati, il 54%, afferma di sentirsi più fedele a Trump che al partito repubblicano e pensa che il Gop debba essere “più leale a Trump” anche a costo di perdere il sostegno dell’establishment tradizionale repubblicano che viene ormai percepito come distante ed equiparato ai democratici. “Noi sentiamo che i repubblicani non combattono più per i nostri interessi, mentre vediamo che Donald Trump lo fa ogni giorno”, ha detto uno degli intervistati, un piccolo imprenditore di 27 anni, Brandon Keid.
La fiducia cieca dei suoi sostenitori in Trump li spinge a credere non solo alle sue accuse di brogli elettori, che sono state confutate in decine di sedi giudiziarie compresa la Corte Suprema, ma anche alla sua ‘versione’ dell’attacco al Congresso provocato da infiltrati di estrema sinistra. Anche questa confutata da tutte le forze dell’ordine e dai leader repubblicani.
Il 58% è infatti convinto che siano stati “in maggioranza attivisti antifa a provocare l’attacco a cui hanno partecipato pochi sostenitori di Trump”. Solo il 28% afferma che si è trattato di “una manifestazione di sostenitori di Trump, alcuni dei quali hanno attaccato il Congresso”.
E il 4 per cento di “un tentativo di golpe ispirato da Trump”. E praticamente all’unanimità, 9 intervistati su 10, ritengono che l’ex presidente non abbia incitato l’insurrezione ed 8 su 10 che la folla avrebbe attaccato il Congresso anche se lui non avesse detto di “combattere come dannati” durante il suo comizio.
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