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Come sarebbe stato possibile il contrario? “Sono esausto fisicamente e mentalmente, non posso continuare a stare qui ancora a lungo e mi deprimo ogni volta che c’è un momento importante nell’anno accademico, mentre io sono qui invece di essere con i miei amici a Bologna”. Parole che Patrick Zaky ha detto alla madre nel corso di una visita avvenuta sabato nel carcere di Tora, dove lo studente egiziano dell’università di Bologna è detenuto da mesi.
Una visita “che ci ha spezzato il cuore”, ha raccontato la famiglia in una dichiarazione diffusa su Facebook dalla rete di attivisti che ne chiede la liberazione.