In Danimarca si lavoro a un vaccino anti-Covid efficace anche sul ceppo mutato dai visoni
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In Danimarca si lavoro a un vaccino anti-Covid efficace anche sul ceppo mutato dai visoni

I primi studi sul ceppo virale mutato, noto come Cluster 5, hanno mostrato che il virus ha una ridotta sensibilità agli anticorpi, probabilmente compromettendo l'efficacia dei futuri vaccini

Il vaccino anti-Covid
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12 Novembre 2020 - 18.13


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Un potenziale vaccino candidato in fase di sviluppo in Danimarca si è dimostrato efficace nei primi studi sugli animali contro un nuovo ceppo di coronavirus mutato da visone scoperto nel paese: lo ha affermato uno scienziato che lavora al vaccino.
La scorsa settimana le autorità hanno intrapreso un piano per abbattere da 15 a 17 milioni di visoni della Danimarca, una delle popolazioni più grandi del mondo. La decisione è stata originata anche dalla preoccupazione che un ceppo scoperto di recente negli allevamenti di visoni e nell’uomo potesse eludere i futuri vaccini Covid-19.
I primi studi sul ceppo virale mutato, noto come Cluster 5, hanno mostrato che il virus ha una ridotta sensibilità agli anticorpi, probabilmente compromettendo l’efficacia dei futuri vaccini, hanno detto le autorità la scorsa settimana.
Ma gli anticorpi dei conigli trattati con un vaccino candidato allo stadio iniziale del State Serum Institute (SSI) danese hanno sconfitto con successo la variante del Cluster 5, secondo Anders Fomsgaard, scienziato di spicco della SSI, che si occupa di malattie infettive. “Non abbiamo potuto resistere a testare gli anticorpi di coniglii che abbiamo contro il Cluster 5 e funziona”, ha detto all’emittente danese DR.
Il candidato vaccino, che è nelle prime fasi di sviluppo, passerà presto a studi sull’uomo in cui non è sicuro se avrà lo stesso effetto. “Se questo vale anche per altri vaccini e se si applica agli anticorpi umani, non lo sappiamo”, ha detto Fomsgaard.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha affermato in una valutazione del rischio che oggi vi è “un’elevata incertezza” sulla potenziale minaccia rappresentata dalla diffusione del virus nei visoni, dalle sue mutazioni e dalla sua conseguente diffusione nelle persone.

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