Tempesta di sabbia dalla Cina: la Corea del Nord teme che porti polvere e Covid
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Tempesta di sabbia dalla Cina: la Corea del Nord teme che porti polvere e Covid

Ogni anno, infatti, sulle due Coree soffia una polvere gialla proveniente dai deserti della Mongolia e della Cina. Ma quest'anno c'è tanta paura

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23 Ottobre 2020 - 20.26


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La Corea del Nord ha chiesto ai cittadini di restare in casa per il timore che una nuvola gialla di polvere, proveniente dalla Mongolia e dalla Cina, possa portare con sé il Coronavirus. Le strade della capitale, Pyongyang, si sarebbero svuotate già subito dopo l’annuncio. Attualmente non risulta alcuna connessione tra il fenomeno stagionale delle nuvole di polvere e il Covid, ma la Corea del Nord non è l’unico Paese ad esserne preoccupato.
La polvere gialla – Un fenomeno stagionale si sta trasformando in un vero e proprio incubo per Pyongyang. Ogni anno, infatti, sulle due Coree soffia una polvere gialla proveniente dai deserti della Mongolia e della Cina. E ora il Paese teme che possa portare con sé il Covid-19.
 Ad annunciare l’arrivo della nube di sabbia la televisione centrale coreana, controllata dallo Stato, che ha comunicato il divieto, a livello nazionale, di lavori di costruzione all’aperto.
 Non è l’unico Paese – Ad oggi nessuno studio sembra confermare la possibilità che il virus possa essere trasferito in questo modo. Ma la Corea del Nord non è l’unica a credere che possa esserci questo pericolo. In Turkmenistan è stato imposto l’utilizzo della mascherina per proteggere i cittadini dalla polvere.
 Gli altri Paesi – Le ambasciate straniere hanno riferito di aver ricevuto un avvertimento relativo all’arrivo della tempesta di sabbia a Pyongyang. L’ambasciata russa, con un post su Facebook, ha raccomandato tutti gli stranieri presenti nel Paese di rimanere a casa su invito del ministro degli Esteri nordcoreano.
 Una preoccupazione non condivisa dalla Corea del Sud, che ha respinto l’idea che il virus possa essere trasportato in questo modo.
 La situazione sanitaria nel Paese – Pur avendo annunciato che non ci sono stati registrati casi di contagio da Covid-19 nel Paese, il leader Kim Jong-un ha prorogato le rigide restrizioni precedentemente approvate.
 Ma gli analisti affermano che è altamente improbabile che la Corea del Nord non abbia riscontrato alcun caso.

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