Il miliardario Elon Musk è, in poche parole, scocciato dal Covid-19. La malattia che ha ucciso oltre un milione di persone in tutto il mondo per il Ceo di Tesla e SpaceX altro non è che “qualcosa con un tasso di mortalità molto basso e un alto contagio”, che non ha nessuna influenza “nel grande schema delle cose”. Infatti, al miliardario ha dato molto fastidio quella che definisce “l’irrazionalità delle persone in generale” quando si viene a parlare del Covid: “Questo è un problema caldo in cui la razionalità passa in secondo piano. In sostanza, la cosa giusta da fare sarebbe non chiudere a chiave l’intero paese, ma mettere in quarantena chiunque sia a rischio finché non sarà passata la tempesta”.
Infine, affondo anche sul vaccino: “No, non mi vaccinerò. Non sono a rischio per Covid. Nemmeno i miei figli”.
Da dove venga quest sicurezza, non è dato saperlo. Sta di fatto che Musk si è rifiutato di chiudere le sue aziende, che anche durante il lockdown hanno continuato a lavorare normalmente e la sua compagnia SpaceX ha persino raggiunto un traguardo importante quando lo scorso 30 maggio, in piena emergenza coronavirus, ha inviato gli astronauti della NASA alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) con la navetta Crew Dragon.
Tuttavia, ha affrontato alcuni ostacoli nel mantenere aperte le sue fabbriche Tesla in California e a maggio ha citato in giudizio i funzionari della contea di Alameda per aver tentato di chiudere il magazzino principale di Fremont dell’azienda a causa del virus fino a giugno. E alla domanda su come si sentirebbero i suoi dipendenti che si sentono a rischio andando a lavoro, Musk ha risposto: “Ottimo, restate a casa. Se hanno una ragione legittima per essere a rischio, dovrebbero restare a casa”.
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