Il discorso rassicurante di Melania Trump che racconta un'America distante da quella che ha diviso il marito
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Il discorso rassicurante di Melania Trump che racconta un'America distante da quella che ha diviso il marito

Nel discorso della First Lady, un intervento ostentatamente rassicurante e pacato che respinge la rabbia politica della campagna elettorale e presenta Donald Trump come l'uomo che "vuole il bene dell'America"

Melania Trump
Melania Trump
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26 Agosto 2020 - 07.18


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Melania Trump segna la prima vera tregua nella campagna elettorale per le presidenziali americane. La convention democratica era stata una costante demolizione delle politiche e della figura umana di Donald Trump – con i toni insolitamente accesi perfino di Barack e Michelle Obama. La convention repubblicana era cominciata con una spremuta di veleno contro i democratici, soprattutto nelle parole di Donald Trump che li accusa di voler frodare il Paese truccando il voto. Sul palco del Gop a Charlotte si sono susseguiti Eric Trump che accusava Joe Biden di non sapere nulla dei lavoratori e delle imprese, oppure Tiffany Trump che attaccato i media di manipolare la realtà solo per colpire il padre. Poi è arrivata Melania, con la sua linea politica diversa.

“Donald vuole solo il bene dell’America” dice la First lady in un intervento ostentamente rassicurante e pacato, senza quella rabbia politica che finora ha caratterizzato la kermesse. “Non attacco i rivali perché così significherebbe dividere il Paese”: altro che le bordate fin qui sparate contro Joe Biden e i democratici, accusati di essere ostaggio della sinistra radicale e di voler distruggere il Paese. La first lady, intervenendo dal Rose Garden della Casa Bianca, punta a un messaggio di unità e promuove l’immagine di un tycoon che ha a cuore solo il futuro degli americani, donne, bambini, veterani, lavoratori, imprese: “Mio marito Donald Trump si batte per voi, a prescindere da quello che dicono i media. Mio marito non è un politico tradizionale, gli piace agire. È una persona autentica, ci tiene, ha a cuore il futuro dell’America”, assicura l’ex modella di origini slovene.

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Poi nelle ore in cui in Wisconsin si assiste ancora una volta alle proteste antirazziste, quelle contro una polizia sempre più violenta che spara alla schiena e lascia semi-paralizzato un ragazzo, Melania dice basta agli scontri, ai disordini e ai vandalismi in nome della giustizia: “Invece di buttare giù le cose riflettiamo sugli errori del passato”, afferma riferendosi alla ormai nota guerra contro le statue simbolo di un passato colonialista e schiavista. Alla fine l’ovazione dei presenti e il presidente che, visibilmente commosso, si alza e va a baciare la first lady.

La campagna elettorale può questo e altro. Anche che Donald Trump rispolveri per la seconda volta in pochi giorni il potere di grazia, concedendolo a Jon Ponder, un detenuto del Nevada condannato per una rapina in banca che ha fondato Hope for Prisoners, un’organizzazione che aiuta i detenuti a reintegrarsi nella società. Un video diffuso dalla Casa bianca durante la seconda serata della convention repubblicana mostra che Trump firma il perdono presidenziale. “Viviamo in una nazione di seconde possibilità”, ha detto Ponder, in piedi al fianco di Trump. “La vita di Jon è una bellissima testimonianza del potere della redenzione”, ha detto Trump prima di firmare la grazia.

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Da Gerusalemme anche l’atteso intervento di Mike Pompeo: “Donald Trump ha reso l’America e il mondo più sicuri prendendo iniziative coraggiose in ogni angolo del globo, e ha reso la Nato più forte”. Parlando dal tetto dell’ambasciata Usa il segretario di stato americano ha lodato la politica estera del tycoon, affermando che la sua famiglia ”è più sicura e le sue libertà sono più sicure perchè il presidente Trump ha tradotto in azione la sua visione dell’America First. Forse non lo ha reso popolare in tutte le capitali straniere, ma ha funzionato”, ha aggiunto.

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