“Voglio che vadano in prigione”.
È comprensibile l’appello di Tomika Miller, vedova di Rayshard Brooks, l’uomo afroamericano ucciso ad Atlanta venerdì scorso, nel pieno delle proteste per George Floyd. Una morte che ha infiammato ancora di più gli animi e che ha generato una nuova ondata di proteste.
“Voglio che affrontino la stessa situazione che sarebbe capitata a mio marito se avesse ucciso qualcuno. Se fosse stato mio marito a sparare, sarebbe andato in carcere. Sconterebbe l’ergastolo. Devono essere portati via”, ha commentato Miller.
Parlando di suo marito, inoltre, la donna ha spiegato: “Rayshard Brooks è tutti noi. Proprio come George (Floyd, ndr) è tutti noi. Tutti siamo persone, tutti siamo figli di Dio”.
Brooks è stato ucciso da un colpo di pistola sparato alla schiena: lo ha confermato l’autopsia. Questa è la quarta settimana di proteste da quando è morto Floyd e Brooks è il secondo nero ucciso dalla polizia in un mese. Non certo il primo dell’anno: stanno venendo fuori diversi video che mostrano arresti che sfociano nell’omicidio del fermato da parte della polizia. E la vittima ha sempre la pelle nera e non aveva tenuto nessun comportamento che giustificasse l’omicidio.
La vedova di Rayshard Brooks: "Voglio quegli agenti in prigione a vita"
Tomika Miller: "Se fosse stato mio marito a sparare, sarebbe andato in carcere. Sconterebbe l'ergastolo. Devono essere portati via"
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15 Giugno 2020 - 14.22
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