Meglio tardi che mai ma l’importante è fare sul serio: il capo della polizia di Minneapolis, Medaria Arradondo, ha promesso una ”riforma vera” del dipartimento dopo l’uccisione di George Floyd durante un fermo.
Due le sfide che attendono ora il dipartimento, come ha spiegato in conferenza stampa. Innanzitutto il ritiro dai negoziati sul contratto con il sindacato di polizia e la decisione di affidarsi a consulenti per fare sì che venga ”garantita una maggiore trasparenza nei confronti della comunità e una maggiore flessibilità per una vera riforma”.
L’annuncio è stato accolto con apprezzamento dal sindaco di Minneapolis, Jacob Frey.
Arradondo ha anche affermato di voler dare forma a un “nuovo paradigma di peacemaking”, in modo da avere un dipartimento di polizia che la comunità consideri “legittimo, nel quale avere fiducia e che lavora per il proprio interesse”.