Nonostante tra i manfestanti delle proteste anti lockdown siano stati trovati dei casi di Coronavirus, in Michigan i componenti di una milizia armata sostenitrice di Donald Trump (Michigan Home Guard) si sono schierati, armati, di fronte al negozio di un barbiere che ha deciso di riaprire violando le misure di lockdown decise dalla governatrice Gretchne Whitmer. Agli armati, pronti a bloccare l’ingresso del negozio in caso di arrivo della polizia, si sono unite altre decine di persone, con indosso magliette e cappelli di Donald Trump, in una nuova protesta anti-lockdown nello stato dove il movimento è nato.
Tra i dimostranti anche Michelle Gregoire, giovane autista di uno scuolabus di Battle Creek candidata alla Camera dello stato che ha accusato di “tirannia” la governatrice democratica. La protesta ha però allarmato membri dell’Assemblea Legislativa di entrambi i partiti, dopo la preoccupazione suscitata dall’incursione di qualche settimana fa di dimostranti, sempre armati, con bandiere confederate e con le svastiche. Preoccupazione non condivisa da Trump che ha parlato di “brave persone che vogliono indietro la loro vita”.
Con oltre 48mila contagi e 4674 morti il Michigan è il quarto stato più colpito degli Stati Uniti. E molti esponenti repubblicani locali, che hanno un ristretto margine di maggioranza all’Assemblea, stanno cercando di prendere le distanze dalla rumorosa minoranza dell’estrema destra senza però, nello stesso tempo, mostrare di appoggiare la politica dello shutdown di Whitmer.
“Ci sono persone che vogliono prendere il Covid19 seriamente ma pensano che l’approccio della governatrice sia una scelta sbagliata per il nostro stato”, sintetizza Lee Chatfield, 31enne Speaker della Camera del Michigan. Secondo un recente sondaggio Washington Post-Ipsos, comunque, il 72% dei residenti dello stato approva il modo in cui la governatrice democratica sta gestendo l’emergenza.
Lo scontro sul lockdown in Michigan sta attirando una grande attenzione da parte della politica nazionale anche perché nel 2016 Trump ha conquistato lo stato cruciale che gli ha consegnato la Casa Bianca per appena 10.700 voti. E si prevede quindi che lo stato sarà anche il prossimo novembre il principale terreno di battaglia tra Trump e Joe Biden.
Argomenti: covid-19 donald trump