Timmermans: "La Libia è una priorità per l'Ue, servirebbe qualcuno come Minniti"
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Timmermans: "La Libia è una priorità per l'Ue, servirebbe qualcuno come Minniti"

Il vicepresidente della Commissione Ue: "Vedo dei politici italiani che attaccano a testa bassa l'Unione europea. Ma senza l'Europa non c'è futuro".

Frans Timmermans
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8 Gennaio 2020 - 15.46


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Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha dichiarato che “La situazione in Libia deve essere una priorità assoluta per l’Ue, non solo per le migrazioni. Con la sua esperienza e i suoi contatti, penso a una personalità come l’ex ministro Minniti, il governo italiano ha la possibilità di costruire insieme a Borrell e alla Commissione una politica europea ragionevole e importante che eviti l’escalation”.
Sull’Iran, Timmermans esprime appoggio per la posizione presa dall’Alto Rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell: “Primo compito dell’Europa è convincere le parti a evitare una escalation. Conoscendo un po’ l’Iran credo che ci sia ancora volontà di salvare l’accordo sul nucleare, che ricordo è stato un grande successo di Federica Mogherini”, dichiara.
“Non dobbiamo mai dimenticarci che la Ue nasce come progetto storico di pacificazione. Promuovere la pace e la cooperazione non solo in Europa è nel nostro Dna. Se abdichiamo a questo ruolo temo che nessun altro lo svolgerà nel mondo”.
Parlando dell’Italia, “ci sono scelte difficili da fare da parte del paese soprattutto sul piano economico. La presenza di Paolo Gentiloni nella Commissione è preziosa: ci dà una mano importante a capire la situazione italiana e dà una mano all’Italia a trovare soluzioni comuni con noi”, spiega Timmermans. “Vedo dei politici italiani che attaccano a testa bassa l’Unione europea. Ma senza l’Europa non c’è futuro. Noi dobbiamo cambiarla non spaccarla”.
Sulla questione migratoria, “non è stata la Commissione a lasciare l’Italia da sola, ma certi Stati membri. Quello è uno dei problemi che cercheremo di risolvere: che alcuni non siano più in grado di bloccare soluzioni urgenti e necessarie”, assicura Timmermans. “Faremo proposte per un sistema sostenibile, per chi si rifiuta individueremo altre opzioni. Ma sono gli amici del signor Salvini che finora hanno bloccato soluzioni solidali”.
Per il vicepresidente, in Europa esiste “un’emergenza fascista. Ovunque vedo antisemitismo, razzismo, xenofobia. Anche se non usano le stesse denominazioni, ad accomunarli sono odio e rabbia”.
Nell’intervista Timmermans sottolinea l’importanza del Green Deal, “una scelta esistenziale per il futuro della Ue, che deve servire a creare un società più giusta”. “Non so se sarà il Green Deal da solo a salvare Venezia. Ma sono certo che senza di esso – avverte – un grande patrimonio dell’umanità andrà perduto. Se non limitiamo l’aumento delle temperature medie frenando l’innalzamento del mare, non vedo possibilità”.

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