Christchurch: il terrorista fascista fa in aula il gesto dei suprematisti bianchi
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Christchurch: il terrorista fascista fa in aula il gesto dei suprematisti bianchi

Brenton Harrison Tarrant ha sogghignato guardando giornalisti e fotografi in tribinale: rinviato in custodia cautelare al 5 aprile

Brenton Harrison Tarrant, il terrorista di Christchurch in aula
Brenton Harrison Tarrant, il terrorista di Christchurch in aula
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16 Marzo 2019 - 09.36


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Lui ha ucciso senza pietà, ma pieno di odio e nella consapevolezza di voler infliggere il massimo di sofferenza possibile ai musulmani, detestati solo per la loro religione.
Ma in un paese civile come la Nuova Zelanda avrà diritto ad un processo regolare.
Al momento è stato rinviato in custodia cautelare al 5 aprile Brenton Tarrant, il suprematista bianco australiano di 28 anni che ieri in Nuova Zelanda ha sparato in due moschee di Christchurch con un bilancio di almeno 49 morti e 48 feriti. L’uomo ha ripreso la strage in una diretta Facebook. Sul suo mitra anche il nome di Luca Traini, autore dell’attacco contro migranti a Macerata.
Udienza in tribunale per Brenton Harrison Tarrant, l’australiano di 28 anni, accusato di omicidio per la strage della moschea di Christchurch. Tarrant, il cui indirizzo è stato rintracciato a Andersons Bay a Dunedin, ha fatto la sua comparsa in custodia presso il tribunale distrettuale di Christchurch. In abiti bianchi da detenuto, mani ammanettate e a piedi nudi, ha sogghignato quando i reporter lo hanno fotografato in aula, affiancato da due agenti di polizia.

Tarrant è stato rinviato in custodia cautelare, senza ricorrere all’Alta Corte di Christchurch, al 5 aprile.


Dopo il suo ingresso in tribunale Brenton Tarrant, il 28enne australiano accusato dell’attacco nelle due moschee di Christchurch, ha fatto ‘ok’ con la mano, un gesto utilizzato dai suprematisti bianchi e dai troll razzisti su internet.

Intanto dopo le dichiarazioni della premier neozelandese Jacinda Ardern sull’intenzione di rivedere la legislazione sulle armi, il procuratore generale David Parker ha chiarito che “non è stata presa ancora nessuna decisione in merito al bando delle armi semi-automatiche”.

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