Detestato dai suoi connazionali, osannato dai promotori della pace di tutto il mondo: Uri Avnery, giornalista e intellettuale israeliano, è morto nella sua casa di Tel Aviv, a 94 anni: da 10 giorni si trovava in ospedale.
Avnery fu uno dei primi a concepire l’idea di uno “Stato palestinese”, idea ovviamente odiosa agli israeliani e anche, come racconta lui stesso in un’intervista rilasciata pochi mesi fa, alla sua stessa madre che lo diseredò dopo una sua celebre intervista del 1982 al leader palestinese Arafat, percepito dall’opinione pubblica israeliana come un novello Hitler all’epoca.
Per la causa dello stato della Palestina, Avnery fondò il movimento pacifista Gush Shalom, che si batteva anche per la fine dell’occupazione israeliana in Cisgiordania. Opinionista per molti anni per il quotidiano liberal Haaretz, Avneri – autore di numerosi libri – era nato in Germania da cui era fuggito con la famiglia per le persecuzioni naziste. “Era e rimarrà un’icona per la pace reale e duratura nella regione”, dice di lui il presidente palestinese Abu Mazen.