Un brutto segnale che coinvolge direttamente il nostro paese in una possibile contesa militare tra Stati Uniti e Russia che vede la Siria nel mirino: due aerei militari Boeing P-8A Poseidon della Us Navy sono decollati dalla base di Sigonella, in Sicilia, alla volta dei cieli siriani. Questo avviene mentre sale la tensione tra Washington e Mosca, dopo il presunto attacco chimico a Douma attribuito alle forze del regime.
Ovviamente la notizia ha fatto balenare la pericolosa ipotesi di un coinvolgimento del nostro paese. Ma il governo la ha smentito, anche se in forma ufficiosa: “”In base agli accordi internazionali e bilaterali vigenti l’Italia ha sempre fornito supporto alle attività di forze alleate per garantirne la sicurezza e la protezione” , sottolineando che però l’Italia non è “direttamente coinvolta” in qualsiasi attività in atto.
Traduzione: gli aerei sono partiti da Sigonella perché lì c’è una base. Ma l’Italia non partecipa alla guerra.
Parole che rispondono anche alle parole minacciose dell’ambasciatore russo in Libanom Alexander Zasypkin all’emittente libanese al-Manar TV, vicina al movimento armato Hezbollah: “Se c’è un attacco americano, abbatteremo qualsiasi missile e colpiremo le posizioni da dove sono stati lanciati”. Il diplomatico ha accusato gli Usa di utilizzare il pretesto dell’uso di armi chimiche per preparare il terreno a un attacco militare: “Nei giorni scorsi abbiamo visto un’escalation (che ha il potenziale di diventare) una grave crisi”
Venti di guerra: jet militari americani da Sigonella verso la Siria
Due aerei Boeing P-8A Poseidon della Us Navy sono decollati dalla base in ricognizione. Il governo italiano: non siamo coinvolti in queste attività
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11 Aprile 2018 - 20.04
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