L’Arabia Saudita ha annunciato un piano che vuole, su larga scala, riorientare e aumentare gli aiuti umanitari e flussi commerciali verso lo Yemen, nei confronti del quale il Regno, che guida dal 2015 una coalizione di Paesi Arabi per combattere i ribelli Houti, sta attuando un blocco parziale. Il blocco, secondo Riad, è mirato ad impedire che l’Iran, la sua grande rivale regionale, consegni armi ai ribelli Houthi, che controllano il primo porto del Paese, Hodeida sul Mar Rosso.
Al fine di controllare meglio il carico, la coalizione intende orientare una parte del traffico marittimo verso i porti di aree sotto il controllo governativo, come Aden Moukalla e Mocha. Questo trasferimento priverebbe, nello stesso tempo, i ribelli (che controllano la capitale, Sanaa, e la maggior parte del nord del Paese) degli introiti relative alle tasse sulle merci che transitano per il porto di Hodeidah.
Il nuovo piano è già scattato domenica: un velicolo carico di aiuti ha inaugurato un “ponte aereo” con la città di Marib (nel nord-ovest dello Yemen), nella zona controllata dal governo. Riad promette voli giornalieri per fornire aiuti umanitari a Marib, pur mantenendo un blocco parziale all’aeroporto di Sanaa.
Secondo le Nazioni Unite, 22 milioni di yemeniti hanno bisogno di un’assistenza d’emergenzae 8,2 milioni di persone sono a rischio di fame.
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