Troppi malori sospetti tra i diplomatici: gli Usa vogliono chiudere l'ambasciata a Cuba

Lo ha annunciato il segretario di Stato, Tillerson. Ignote le cause dei malesseri, ma si pensa ad apparecchi da spionaggio stile anni '60

L'ambasciata americana all'Avana
L'ambasciata americana all'Avana
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17 Settembre 2017 - 17.23


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Misteriosi ”incidenti”: sono quelli che sarebbero accaduti nell’ambasciata americana all’Avana e che starebbero spingendo il dipartimento di Stato a valutare l’ipotesi di chiudere la rappresentanza diplomatica. A dirlo è stato il segretario di Stato Rex Tillerson che ha annunciato che Trump “sta considerando” di chiudere l’ambasciata all’Avana dopo una serie di misteriosi “incidenti”. Almeno 21 diplomatici a Cuba hanno denunciato malori con sintomi vari che vanno dai disturbi dell’udito alla nausea e al mal di testa. Gli investigatori hanno evocato varie teorie, da attacchi sonici ad armi elettromagnetiche o apparecchiature di spionaggio difettose. Uno scenario che fa tanto anni ’60 e che farebbe la gioia di Ian Fleming

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