Il dio induista Ganesh mangia carne in uno spot: l'India protesta

La trovata di Meat & Livestock Australia ha provocato una protesta diplomatica: nel video si vedono anche Gesù Cristo, Zeus, Ron Hubbard, Afrodite e Mosè

Una immagine dello spot con il dio Ganesh
Una immagine dello spot con il dio Ganesh
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11 Settembre 2017 - 15.29


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La polemica è molto accesa per uno spot che ha offeso il sentimento religioso di molti indiani: infatti la Meat & Livestock Australia ha fatto comparrie il dio induista Ganesh che mangia mentre arne insieme alle divinità di altre religioni.
Un affronto: ’India ha poco dopo inoltrato una protesta diplomatica a Canberra chiedendo il ritiro del video, considerato «offensivo e lesivo dei sentimenti religiosi»: la divinità non dovrebbe essere rappresentata nell’atto di mangiare carne.
Nel filmato si vedono Ganesh, Gesù Cristo, Zeus, il fondatore di Scientology L. Ron Hubbard, Afrodite, Mosè e diverse altre divinità ed esponenti religiosi mentre mangiano carne d’agnello e conversano amabilmente seduti intorno a un tavolo.
Al celeste convivio si susseguono gag e battute più o meno divertenti: Cristo ritrasforma il vino in acqua vantandosi di aver fatto un «miracolo all’incontrario», la dea greca dell’amore non smette di ricevere notifiche di spasimanti sul cellulare, Mosè divide piselli e carne nel piatto con la sola imposizione delle mani, Hubbard tenta di fare proselitismo e Ganesh e Buddha si punzecchiano. La padrona di casa, una donna atea/agnostica, si rallegra dal canto suo di aver messo d’accordo tutte le religioni servendo carne d’agnello.

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Il messaggio di Meat & Livestock Australia, del resto, voleva essere proprio questo: l’agnello è una carne accettata dalle prescrizioni alimentari della maggior parte delle religioni e simboleggia inclusione. «Non è mai stata nostra intenzione offendere nessuno», ha assicurato il portavoce Andrew Howie in un comunicato citato dalla Bbc.
Se ha scontentato l’India a maggioranza induista, l’associazione di produttori di carne australiana si è però guardata bene dall’urtare la sensibilità dei musulmani. Memori forse delle aspre contestazioni legate alla rappresentazione di Maometto in alcune vignette in Danimarca e in Francia, gli ideatori dello spot hanno infatti lasciato fuori il profeta dell’Islam. Con un escamotage. Nel bel mezzo del pranzo la donna atea/agnostica riceve una telefonata: «Chi è?», le chiede Gesù. «È Maometto», risponde lei. «Non può venire?», incalza il Figlio di Dio. «Deve passare a prendere il bambino al nido», replica lei. «È un vero peccato», scandisce il Cristo.
Nella pubblicità manca anche una rappresentazione del dio cristiano. Quando Zeus chiede a Gesù dove sia suo padre, questi gli risponde scherzando: «È in ogni luogo». E poi spiega: «Stavo solo scherzando, doveva lavorare».

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