Mia nonna è una terrorista? Sui social la protesta contro il Muslim Ban
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Mia nonna è una terrorista? Sui social la protesta contro il Muslim Ban

Molti cittadini statunitensi con parenti colpiti dal bando hanno messo le foto dei parenti sui social

Proteste negli Usa contro l'ultimo provvedimento di Trump sull'immigrazione, il cosidetto Muslim ban
Proteste negli Usa contro l'ultimo provvedimento di Trump sull'immigrazione, il cosidetto Muslim ban
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30 Giugno 2017 - 19.51


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Non si placano le proteste negli Usa contro l’ultimo provvedimento di Trump sull’immigrazione, il cosidetto Muslim ban, anche sui social.

“Questa è la mia adorata nonna. @realDonaldTrump, a lei sembra che sia una terrorista?”. Così Ellham Khatami, nata e cresciuta negli Stati Uniti, pubblica una foto insieme alla nonna per la quale non potrà più garantire per avere un visto di ingresso negli Stati Uniti. E la dirigente del National Iranian American Country non è l’unica americana originaria di uno dei sei Paesi – Iran, Somalia, Sudan, Libia, Siria, Yemen – a pubblicare, con l’hastag #GrandparentsNotTerrorists, foto dei “nonni pericolosi”.
L’amministrazione Trump ha infatti interpretato in modo restrittivo l’indicazione della Corte Suprema che ha ristabilito il travel ban per i cittadini di questi Paesi a meno che non abbiano una “relazione comprovata” con un individuo o un ente in America. Ed ha ritenuto che i rapporto di parentela con zii e cugini, ma anche con i nonni, non rientri in questo tipo di relazione.
E dopo le manifestazioni di piazza, i ricorsi legali già partiti, è arrivata l’ironia amara sui social media con le foto di nonni e nonne che giocano o abbracciano i loro nipoti lontani e la domanda rivolta a Trump: “le sembrano pericolosi a lei?”

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