Luisa Ortega Diaz, Procuratrice Generale del Venezuela, ha chiesto oggi alla Corte Suprema di Caracas di chiarire la sentenza nella quale quest’ultima ha autorizzato la convocazione di una Assemblea Costituente senza un referendum, denunciandola come una violazione di vari principi costituzionali. Ortega Diaz ha detto che ha presentato una istanza presso il Tribunale Supremo di Giustizia (Tsg) per sapere se “non sia più vigente la democrazia partecipativa e si sia invece tornati al concetto della democrazia rappresentativa, giacché il testo della sentenza sembra eliminare ogni partecipazione popolare” nel processo di riforma costituzionale. La Procuratrice ha aggiunto che la decisione del Tsg rappresenta anche “un regresso in materia di diritti umani, giacché i cittadini disporranno di meno diritti con questa riforma costituzionale di quanti ne abbiano avuto per le precedenti, visto che la Costituzione sancisce la progressività di questi diritti, che in nessun modo possono essere ridotti”. Il Tsg ha emesso ieri una sentenza nella quale dichiara che “non risulta necessario, ne’ costituzionalmente obbligatorio”, un referendum per convocare la Costituente, stabilendo che, anche se la Costituzione stabilisce che è il popolo sovrano che deve farlo, Nicolas Maduro, in quanto presidente democraticamente eletto, “esercita indirettamente, in quanto suo rappresentante, la sovranità popolare”.
Venezuela, la procuratrice generale: Costituente illegale
Il magistrato attacca Maduro: ci vuole un referendum altrimenti è una violazione
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1 Giugno 2017 - 20.48
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