Una lunga fila di donne vestite di nero che va a votare. Tra loro una piccola ribelle colorata. È stato definito un voto storico per l’Iran. E proprio l’elettorato femminile, il voto delle iraniane è molto ambito. Anche se è lontana la parità. Ad iniziare proprio dalle modalità di voto: i seggi sono separati per donne e uomini.
Certo è che dopo continue proroghe a causa dell’elevata affluenza, si sono chiusi in Iran i seggi per le elezioni presidenziali. Stando ai primi exit poll diffusi dall’agenzia Mehr sulla base delle dichiarazioni di voto, il candidato riformista Hassan Rouhani è in testa in 12 province, mentre Seyed Ebrahim Raeisi, che rappresenta il principale avversario, è avanti in 15 province.
Insomma, gli iraniani non perdono l’occasione di dire la loro, anche se a decidere le sorti del paese sono il leader supremo e le istituzioni religiose, non gli organi eletti dal popolo (il presidente della Repubblica e i 290 deputati di un parlamento che ha oltre cent’anni).