Kiev, ucciso deputato russo anti Putin. Poroshenko: terrorismo di Stato
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Kiev, ucciso deputato russo anti Putin. Poroshenko: terrorismo di Stato

Voronenkov aveva criticato aspramente le autorità russe e testimoniato al processo contro Yanukovich.

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23 Marzo 2017 - 12.51


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Alcuni sconosciuti hanno aperto il fuoco nel centro di Kiev e hanno ucciso due persone. Tra queste, secondo il capo della polizia della capitale ucraina, figura l’ex deputato della Duma russa Denis Voronenkov, ex parlamentare dei Comunisti fuggito in Ucraina in seguito a un procedimento penale aperto nei suoi confronti in Russia.

Voronenkov una volta stabilitosi a Kiev aveva criticato aspramente le autorità russe e testimoniato al processo contro l’ex presidente Yanukovich. Lo riporta Interfax.

 

Si sta trasformando in una nuova guerra diplomatica tra Kiev e Mosca, ma anche in un giallo da poliziesco, l’uccisione a colpi d’arma da fuoco nel centro di Kiev di Denis Voronenkov, 45 anni, ex deputato russo accusato di frode che lo scorso ottobre si era trasferito in Ucraina insieme alla moglie. Oltre all’omicidio politico, tesi sostenuta da Kiev, si parla di un possibile regolamento di conti nella malavita o di un movente amoroso.

Il presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, ha accusato il Cremlino di essere responsabile dell’omicidio definendolo “terrorismo di Stato da parte della Russia”. Non a caso, osservano in molti sul web, sarebbe avvenuto nello stesso giorno della morte a Londra in circostanze sospette dell’oligarca Boris Berezovskij nel 2013. Illazione che il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha definito “assurda”, aggiungendo che l’uccisione rivelerebbe semmai “l’incapacità ucraina di garantire la sicurezza”.

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Voronenkov, deputato russo comunista, sedeva nella Duma fino allo scorso ottobre. Dopo la mancata rielezione, persa l’immunità parlamentare, si era trasferito a Kiev insieme alla moglie, la celebre cantante lirica Maria Maksakova, deputata di Russia Unita, partito di fronte opposto, per sfuggire a un’inchiesta per frode. Lo scorso dicembre aveva ottenuto la cittadinanza ucraina e poi testimoniato contro l’ex presidente ucraino filorusso Viktor Janukovich, deposto dalle proteste del febbraio 2014

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