Che fossero una “droga” si poteva immaginare. Ma alcuni eccessi sono davvero sorprendenti.
“Bisogno impellente di mettersi in posa davanti allo smartphone”. Con questa diagnosi sono stati ricoverati in due ospedali di New Delhi, in India, nel reparto psichiatrico, sei giovani con la mania del selfie che ora ha anche un nome: selficidio. A riportarlo è il Mail Today indiano che ha dedicato la prima pagina a questa nuova dipendenza.
Il primo caso sarebbe quello di una 18enne presentatasi al pronto soccorso per una presunta malformazione al naso e poi portata in psichiatria. Anche gli altri pazienti presentano il disturbo del “disordine dismorfico del corpo”, il pensiero fisso, cioè, a un proprio difetto fisico, che, acuito dalla mania dell’autoscatto con lo smartphone, diventa “disordine compulsivo ossessivo”.
Per gli esperti i sintomi di questo disordine sono così sottili che molti di coloro che usano continuamente il cellulare per ritrarsi in selfie non si rendono conto del perché poi si sentano depressi e disorientati.
Secondo l’Associazione psicologica americana (Apa), circa il 60% delle donne che soffre di questa patologia ossessiva non se ne rende conto.
Uso compulsivo dei selfie: sei ricoverati negli ospedali di New Delhi
Gli psichiatri chiamano questa sindrome 'selficidio' ed è un pensiero compulsivo
globalist Modifica articolo
9 Gennaio 2017 - 09.46
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