Post-it in metro a New York: la terapia dopo il trauma Trump
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Post-it in metro a New York: la terapia dopo il trauma Trump

Sui memo i pensieri, le battute, la rabbia: così la grande mela si cura dallo shock. L'idea dell'artista Matthew Chavez.

Post-it in metro a New York: la terapia dopo il trauma Trump
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13 Novembre 2016 - 17.28


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“I migranti hanno fatto grande l’America”. “Come faccio a perdonare i miei parenti che hanno votato Trump?” Tanti, colorati, ironici, arrabbiati, delusi. Sono i post-it che uniscono i viaggiatori di New York nello shock che ancora la divora: Trump è il prossimo presidente degli Stati Uniti. L’idea è stata dell’artista Matthew Chavez che ha invitato i passanti a scrivere i memo, in quella che ha definito la ‘terapia della metro’. Una terapia collettiva in cui tutti possono scrivere ciò che vogliono. In 24 ore erano già più di 3mila bigliettini invadono la metro della Grande Mela. Un vero trauma, dunque. Perchè, per dirla con un post-it: “Questo è l’unico muro di cui abbiamo bisogno”. 

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